Il Galaxy Nexus è stato ufficialmente bannato negli Stati Uniti a causa di Apple, la quale si è avvalsa del brevetto numero 8.086.604. L’oggetto di contesa è la “Quick Search Box“, ovvero il widget presente su Android che permette di ricercare qualsiasi elemento presente nel proprio dispositivo. Il brevetto Apple, infatti, riporta che la ricerca “copre algoritmi euristici prestabiliti di alimentazione per diverse aree ricercabili attraverso una singola interfaccia di ricerca unificata“.

In poche parole, “grazie” a questo brevetto si può capire come la barra di ricerca su Android debba essere eliminata affinchè il Galaxy Nexus sia liberato dal ban. Il brevetto in questione, inoltre, riguarda l’assistente vocale Siri di Apple, in quanto esso è in grado di fornire ricerche di mappe, luoghi, attività e calendari tramite un pulsante dedicato. Naturalmente questo ci fa capire che Apple si sta muovendo anche sul terreno degli assistenti vocali, in quando Siri è il suo cavallo di battaglia ed evidentemente non vuole rivali nel campo, specie Google con Android ed i suoi comandi vocali.

Samsung, quindi, si vede respinto il ricorso che aveva presentato, in quanto il giudice ha espressamente affermato che il fatto che il Galaxy Nexus possa effettuare la ricerca su diverse piattaforme porta ad Apple una “perdita irreparabile di vendita“. Per questo, a partire da ieri sera, il Galaxy Nexus è stato rimosso dal Google Play Store americano che ora indica che il dispositivo sarà a breve disponibile, come si può osservare dall’immagine seguente:



La risposta di Google non si fa comunque attendere, anche se per adesso sembra che il gigante della ricerca abbia preso dei provvedimenti temporanei. Ecco le parole di Google:

L’aggiornamento, che verrà rilasciato a tutti i dispositivi Galaxy Nexus negli Stati Uniti, indipendentemente dalla compagnia telefonica, in sostanza, essenzialmente mirerà all’eliminazione della barra di ricerca rapida sulla homescreen Android, limitando i suoi risultati solo a quelli dal web. Sul dispositivo non verrà effettuata alcuna ricerca locale, come applicazioni, Gmail e altri risultati di ricerca che saranno fuori dai giochi. La ricerca vocale, che è un punto di contesa nel processo, non sta andando nessuna parte – ma restituirà lo stesso insieme dei risultati della ricerca limitati.

L’impressione è che per adesso, come accennato poc’anzi, Google voglia chiudere temporaneamente la bocca ad Apple in modo da riprendere le vendite negli Stati Uniti del Galaxy Nexus per poi studiare al meglio nuove forme di implementazione della ricerca sui suoi dispositivi e dare definitivamente il contentino ad Apple, la quale poi si ritroverebbe solo ad aver alzato un polverone e ad essersi resa nuovamente ridicola agli occhi di tutti, in quanto sappiamo bene che in termini di ricerca, con tutto il rispetto, Google ne sa qualcosa in più Cupertino.

Dunque, in definitiva, Google rilascerà negli Stati uniti l’aggiornamento ad Android 4.1 Jelly Bean con la modifica della casella di ricerca rapida (che sarà eliminata) ma staremo a vedere cosa accadrà nel prossimo futuro quando avrà studiato bene la sua strategia al riguardo.

Naturalmente il ban riguarda solo i Galaxy Nexus USA e quindi l’aggiornamento ad Android Jelly Bean per gli altri Galaxy Nexus di altri paesi non prevederà l’eliminazione della della Quick Search Box. Seguiranno aggiornamenti sulla vicenda. Stay tuned!

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