Quando parliamo di dispositivi indossabili, il nostro pensiero viaggia subito verso smartwatch e activity tracker in genere; questa categoria di dispositivi, però, racchiude qualcosa di più ampio: come dice il nome, tutti i dispositivi che possono essere indossati ne fanno parte. Così ecco che qualche tempo fa sono apparsi i primi indossabili sotto forma di tatuaggio, e con molta probabilità nel futuro ne vedremo sempre di nuovi.

Uno dei maggiori ostacoli allo sviluppo di dispositivi di questo tipo è oggettivamente la batteria; come tutti i dispositivi elettronici, infatti, anche gli indossabili necessitano di una fonte di energia, e le batterie a cui siamo abituati sono esattamente l’opposto di quelle che servirebbero per un completo sviluppo di questi device: sono rigide, spesse e a volte di dimensioni considerevoli.

Ecco quindi dall’Università dell’Illinois una possibile soluzione: si tratta di una speciale batteria, formata da piccole celle agli ioni di litio allo stato solido dalle dimensioni di qualche millimetro connesse tramite dei circuiti elastici a delle piccole celle solari, il tutto disposto su un materiale a sua volta elastico e poi ripiegato. Il team capeggiato da John Rogers ha dimostrato il funzionamento di questa tecnologia in un dispositivo che implementa sensori termici e NFC, in grado di misurare, registrare e inviare wireless i valori della temperatura.

Questa tecnologia flessibile riesce ad allungarsi del 30% senza andare ad alterare le capacità di produzione delle celle solari; lasciando viaggiare la fantasia, quali sarebbero le applicazioni che vedreste realizzate grazie a tecnologie come questa? Fatecelo sapere con un commento qui sotto.

Foto: John Rogers / Università di Illionis a Urbana-Champaign

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