A pochi giorni dalla chiusura del Google I/O, durante il quale Google ha illustrato tutte le novità in arrivo su Android Auto, l’ingegnere capo del progetto, Patrick Brady, ha rilasciato una lunga intervista a Fortune parlando della piattaforma auto di Google.

Presentato per la prima volta al pubblico in occasione del Google I/O 2014, Android Auto è stato creato fondamentalmente per offrire ai servizi Google uno sbocco nel settore automobilistico. Mediamente trascorriamo poco meno di due ore al giorno in macchina e fino al 2013 la situazione dei sistemi di infotainment era alquanto complessa.

Il settore automobilistico è molto più complesso di quello della telefonia mobile e Google è giunta alla conclusione che la soluzione migliore fosse quella di creare un proprio sistema operativo, ovviamente basato su Android. Lo scopo di Android Auto è quello di fornire agli utenti un’esperienza la più omogenea possibile rispetto alla piattaforma mobile di cui Android Auto è a tutti gli effetti una estensione.

Per favorire l’adozione di Android Auto da parte dei costruttori automobilistici, Google ha deciso di aprire i sorgenti in modo che fosse più semplice integrarlo nelle autovetture di produzione. In questo modo Android potrà diventare il vero cuore dell’auto, in grado di controllare non solo il sistema di infotainment ma anche tutte le informazioni tecniche dell’auto.

Android N, in arrivo nella prossima estate, sarà molto più dashboard-friendly e dovrebbe rendere ancora più semplice l’integrazione nelle automobili. Il riconoscimento vocale rappresenterà un ulteriore passo in avanti nell’evoluzione di Android Auto e sarà il punto focale delle prossime evoluzioni dell’intera piattaforma.

Via