Nel corso del keynote che ha inaugurato l’edizione 2016 del Google I/O, anche Android Auto ha trovato il suo piccolo spazio, con alcune novità immediate ed alte per il futuro, più o meno prossimo. Partiamo dalle novità forse meno interessanti ma che potrebbero contribuire a rendere ancora più utilizzabile la piattaforma.

La prima riguarda la possibilità di connettere finalmente lo smartphone via WiFi senza dover ricorrere ad un cavetto USB. La soluzione sarà gradita a chi, ad esempio, dispone di una basetta per la ricarica wireless e non vuole l’ingombro di cavi aggiuntivi. Android Auto riceverà inoltre il supporto per la hotword “Ok Google” che permetterà di attivarlo senza dover toccare lo smartphone o altri tasti dedicati.

Interessante anche l’arrivo di Waze sulla piattaforma Android Auto, che giunge in seguito alle tante richieste da parte degli utenti. Grazie alle funzioni aggiuntive, come gli indicatori di autovelox, tutor, incidenti, code e rallentamenti, Waze è uno dei software di navigazione più apprezzati sul robottino verde.

Non meno interessanti le ultime due novità, una delle quali arriverà entro fine anno. Non sarà più necessario possedere un’automobile con il supporto ad Android Auto per utilizzare Android Auto. Google renderà infatti indipendente l’applicazione per smartphone in modo che chiunque potrà utilizzarla per navigare ed utilizzare il sistema di infotainment senza dover dipendere dalla macchina.

Google non intende però fermarsi qui e vuole far diventare Android Auto il cuore pulsante delle vetture del futuro. Allo scopo è stato preparato un prototipo basato su una Maserati Ghibli che utilizza una apposita soluzione sviluppata da Qualcomm e basata su uno schermo da 15 pollici e risoluzione 4K oltre ad un cruscotto digitale con risoluzione 720p. L’intero sistema è gestito da un chipset Qualcomm Snapdragon 820 Automotive in grado di offrire prestazioni stupefacenti.

In questo modo, oltre a controllare il sistema di infotainment, Android Auto controllerebbe anche i sistemi elettronici, mostrando a esempio la velocità e la temperatura del liquido refrigerante e controllando l’impianto di climatizzazione. La nuova piattaforma sarà open source e ogni produttore potrà personalizzarla a proprio piacimento anche se per il momento Google non ha annunciato quali saranno i primi partner a dotare le loro vetture del nuovo software.