Le “floating app” avranno vita meno facile con Android 6.0 Marshmallow. Con il termine “floating app”, per chi non lo sapesse, si indicano quelle applicazioni che hanno la possibilità di sovrapporsi agli altri programmi, come ad esempio la chat di Facebook Messenger.

Come già evidenziato dal nostro Matteo in fase di presentazione della terza Developer Preview di Android Marshmallow (video a seguire), Google quest’anno ha deciso di rompere con il passato e di istituire delle regole più severe al fine di limitare questo tipo di app (che, lo ricordiamo, potrebbero creare grossi problemi se venissero usate per scopi malevoli).

Ma in cosa consistono di preciso i cambiamenti apportati dal colosso di Mountain View? Scopriamolo insieme.

Le floating app per poter funzionare necessitano del permesso SYSTEM_ALERT_WINDOW. Questo permesso, a partire da Android 6.0, è stato collocato tra quelli considerati “ad alto rischio”.

Gli utenti, prima di poter utilizzare una applicazione flottante, dovranno fornire l’autorizzazione all’app stessa tramite un apposito menu, molto simile a quello che tutti siamo abituati ad utilizzare per i programmi che necessitano di essere riconosciuti come Amministratori del dispositivo.

Il nuovo step introdotto da Big G ha lo scopo di fornire agli utenti tutti gli strumenti necessari per proteggersi da eventuali applicazioni malevole o invasive.

Al momento solo le app con target API Level 23 richiedono il permesso in maniera esplicita.

Una bella novità non trovate?

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