A differenza di molti altri produttori di smartphone Xiaomi ha la buona abitudine di rilasciare le nuove versioni della propria ROM MIUI anche per dispositivi vecchi di 4-5 anni. Con MIUI 10 però le cose sono cambiate e già al momento della presentazione è stato annunciato che alcuni dispositivi non avrebbero ricevuto l’aggiornamento.

Ora la lista si espande, includendo altri 5 smartphone che non saranno più aggiornati. Xiaomi si giustifica affermando tirando in ballo una serie di fattori come la stabilità, i particolari modelli e altri elementi che rendono sempre più complicato lo sviluppo.

Gli smartphone interessati sono Xiaomi Mi 5, Mi 4, Mi 4C, Mi 4S e Redmi Note 3 Pro che non riceveranno più aggiornamenti, almeno per quanto riguarda la ROM cinese. Per quanto riguarda Xiaomi Mi 4, Mi 4S e Mi 4C l’ultima versione beta è stata la 8.11.14, mentre Mi 5 e Redmi Note 3 Pro riceveranno anche MIUI 10 8.11.22.

Per tutti e cinque a gennaio arriverà MIUI 10.2 China Stabile, che sarà l’ultima in senso assoluto per questi dispositivi. Le informazioni al momento sono relative alla ROM cinese, ma non ci sono dettagli relativi allo sviluppo della ROM Global.

Se Xiaomi Mi 5 viene abbandonato, il “coetaneo” Xiaomi Mi 5S, presentato pochi mesi dopo, ha da poco ricevuto l’aggiornamento a MIUI 10, con alcune funzioni come il riconoscimento del volto e lo sblocco dello smartphone con il volto. Pur avendo creato qualche dubbio, in particolare a causa del lettore di impronte ultrasonico che non aveva pienamente convinto, sembra che Xiaomi Mi 5S goda di maggiore considerazione e possa pensare positivamente a MIUI 11.

Chiudiamo segnalandovi la disponibilità di MIUI 10 Global Stabile per Xiaomi Redmi 6 Pro, basato su Android Oreo, per Xiaomi Redmi 5, basato ancora una volta su Android 7.1 Nougat, la stessa versione presente al lancio e per Xiaomi Mi Max e Mi Max Prime, entrambi ancora fermi ad Android 7.0 Nougat.. Si avvia dunque alla conclusione il rilascio della versione stabile per il secondo lotto di smartphone Xiaomi che dovrebbe essere completato entro la fine del 2018.