È possibile migliorare sostanzialmente la qualità d’ascolto della propria musica spendendo poco? Una volta soddisfatte alcune condizioni di base, la risposta è sì. ZuperDAC assomiglia ad una chiavetta USB, ma è in realtà un interessante DAC portatile adatto sia a smartphone e tablet che ai computer.

L’aspetto di ZuperDAC può trarre in inganno, perché assomiglia molto ad una chiavetta USB con una presa jack da 3.5mm; il corpo è realizzato in alluminio dal pieno ed appare robusto e resistente. Nel nostro caso, ZuperDAC è colorato in oro, ma è presente anche una versione di colore argento. Purtroppo la confezione è minimale al massimo e contiene il solo DAC.

ZuperDAC nasce da Zorloo, startup cinese che abbiamo imparato a conoscere grazie alle cuffie Z:ero, che sono state definite “le prime cuffie digitali al mondo”. Il passo successivo è stato produrre un DAC indipendente, in grado di migliorare la qualità d’ascolto rispetto a quanto ottenibile con i chip integrati in smartphone, tablet e molti computer. Escludendo alcuni casi eccezionali, infatti, nella maggior parte dei dispositivi sono integrati componenti che si occupano di gestire l’audio di qualità ridotta, non in grado di garantire un’esperienza di alto livello. Per questo motivo è necessario ricorrere a dispositivi esterni come DAC e amplificatori per cuffie (ad esempio Creative Sound Blaster E3 e Creative Sound Blaster E5, che sono anche DAC), in maniera da sopperire alle mancanze interne dei dispositivi ed ottenere una qualità del suono più elevata.

ZuperDAC 2

Il vantaggio principale che si ha utilizzando un DAC esterno è una maggiore distinzione tra i singoli strumenti, assieme ad una maggiore definizione e, solitamente, ad un maggiore equilibrio e volume (nel senso di “volumetria”, di presenza) del suono. Questo è vero anche per ZuperDAC: il tono che produce, provato con cuffie come le Noontec ZORO II Wireless e le RHA T10, tende a privilegiare i toni medi e a creare bassi controllati e pieni ma sempre contenuti, anche in cuffie che invece privilegiano molto la parte bassa dello spettro sonoro come le SOL Republic Master Tracks. Il suono ottenuto è quindi abbastanza neutro, senza particolari colorazioni, ed è particolarmente piacevole con la musica classica e la musica che privilegia gli strumenti acustici – in particolare la chitarra.

ZuperDAC 3

Le specifiche tecniche sono di buon livello: ZuperDAC supporta file fino a 24 bit/192kHz, ha un rapporto segnale/rumore (SNR) di 115dB, la distorsione armonica totale (THD) è dello 0.003% e la potenza in uscita è pari a 30mW. Il DAC interno è un ESS Sabre ES9018K2M, mentre l’amplificazione è affidata ad un ESS Sabre ES9601.

Ho testato ZuperDAC prevalentemente utilizzando Linux sul mio PC fisso; in questo caso, così come con OSX presente sui Mac, non è necessario installare alcun driver. Nel caso si utilizzi Windows, di contro, bisogna scaricare il driver apposito dal sito del produttore. Su Android è sufficiente collegare ZuperDAC al dispositivo e, se quest’ultimo supporta USB OTG e può usare la porta USB come uscita audio (piena compatibilità da Android 5.0 in poi, ma varia da dispositivo a dispositivo), allora non sarà necessario alcun intervento. In caso di mancata compatibilità non c’è molto da fare, purtroppo.

ZuperDAC 4

Il giudizio complessivo è molto positivo: la differenza tra l’ascolto diretto dal proprio smartphone o PC e l’ascolto passando per ZuperDAC è enorme; il suono è molto più ricco e dettagliato, oltre che meglio definito. La spesa richiesta per acquistare ZuperDAC non è bassissima (79$ su Indiegogo o sul sito del produttore, equivalenti a circa 70€), ma non è nemmeno troppo elevata in rapporto ai miglioramenti che introduce. È un prodotto di cui consiglio l’acquisto quasi senza se e senza ma: l’unica precauzione da prendere è la compatibilità con il proprio dispositivo Android.