Così, fra un telefono ed un tablet nuovo svelati al MWC e dopo l’acquisizione da parte di Facebook, Jan Koum annuncia a Barcellona che stanno lavorando per introdurre il servizio di chiamata vocale su WhatsApp. Purtroppo questo non accadrà in tempi brevi, o meglio bisognerà attendere il prossimo trimestre.

Se questa scossa per WhatsApp è arrivata in tempo non è ancora il momento ideale per dirlo. Da un lato questa funzionalità, infatti, verrà introdotta non nell’immediato, dall’altro dovranno comunque fare a gomitate con i vari servizi già disponibili, ad esempio Skype, Hangouts, BBM Voice etc.

Usiamo il minor quantitativo possibile di banda [della connessione dati, ndr] e la usiamo al meglio. Ci focalizzeremo sulla semplicità.

Questo quanto detto da Koum a cui ha aggiunto anche che:

Il supporto per le chiamate vocali sarà disponibile dapprima per Android ed iOS, successivamente per alcuni Nokia [Lumia?] ed alcuni BlackBerry.

Speriamo che questo servizio vada ad aggiungersi ad altre caratteristiche che mancano, o di cui almeno io ne sento la mancanza in modo terribile. Ad esempio, fra le caratteristiche mancanti di WhatsApp c’è la possibilità di poterlo usare, con lo stesso numero di telefono, su due o più dispositivi contemporaneamente e di vedere i messaggi sincronizzati tra i vari terminali. Esiste qualche altra applicazione che permette di fare tutto questo, i nomi li ho citati prima, ma WhatsApp ha la genialità di metterci in contatto con le persone proprio come se stessimo scrivendo un SMS.

Se vi stesse chiedendo cosa abbia mai risposto Koum alla domanda “Cosa cambia dopo l’acquisizione da parte di Facebook?”, rimarrete molto delusi. Egli ha infatti detto semplicemente che continueranno a lavorare come hanno sempre fatto, ma in soldoni ha dato una risposta estremamente elusiva.

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