Il Motorola Razr Maxx è, insieme al Motorola Razr, lo smartphone che doveva competere con i migliori esemplari di dispositivi mobili presenti sul mercato fin dal suo lancio. Purtroppo così non è stato per molte ragioni, soprattutto legate all’eccessivo ritardo col quale è stato rilasciato l’aggiornamento ad Android Ice Cream Sandwich. Solo durante questi giorni, infatti, il Motorola Razr Maxx ed il Motorola Razr stanno ricevendo il tanto atteso update che, di fatto, porta nuova linfa vitale allo smartphone rendendolo più performante, agli stessi livelli di altri smartphone di fascia alta (ma non altissima). Noi abbiamo provato il Razr Maxx con ancora a bordo Android 2.3.6 Gingerbread e successivamente lo abbiamo aggiornato ad Android 4.0.4 Ice Cream Sandwich pochissimi giorni fa, quando l’update è stato rilasciato ufficialmente via OTA. Si ringrazia Expansys Italia per averci fornito il Motorola Razr Maxx e per averci concesso di tenere lo smartphone qualche giorno in più.


Video Recensione


Hardware

Motorola ha propriamente inventato il telefono cellulare ed il Razr Maxx risente molto della qualità costruttiva che l’azienda dal marchio alato ha raggiunto nel corso degli anni. I materiali che costituiscono il terminale sono di prima qualità. Essi sono realizzati al taglio laser in fibra di kevlar, un materiale molto robusto ed, allo stesso tempo, leggero e resistente ai graffi. E’ presente anche una cornice cromata lungo il bordo del dispositivo che va a completarne l’aspetto esterno, molto solido e robusto alla vista ed al tatto. Il vetro che ricopre il display è di tipo Gorilla Glass che, però, sembra non offrire il massimo della protezione in quanto non è esente da piccoli graffi. L’ergonomia, invece, è ai massimi livelli grazie ai materiali di cui è costituito il Razr Maxx, che si tiene molto bene in una sola mano e non si ha mai l’impressione che possa scivolare e cadere. Il lato posteriore dello smartphone è come se fosse diviso in due parti: nella parte alta vi è la fotocamera col flash LED e l’altoparlante di sistema, nella rimanente è invece posizionato il solo logo Motorola al centro della cover in kevlar. Il lato destro del dispositivo presenta uno (scomodo) sportellino nella parte bassa dove si inseriscono la microSD e la scheda microSIM. Infatti, il Motorola Razr Maxx così come il Motorola Razr, prevede l’inserimento delle sole microSIM-Card. Il lato inferiore dello smartphone risulta completamente pulito, tranne che per il piccolo foro del microfono ricavato vicino ai quattro tasti soft-touch e ad un altro piccolo foro ricavato nella parte posteriore nella cornice, il quale contiene il secondo microfono. Proseguendo con la descrizione del Razr Maxx, arriviamo al lato sinistro che presenta il tasto di accensione/spegnimento/standby ed il bilanciere del volume. C’è da dire che il tasto di accensione è un po’ ostico da premere, e questo può essere un vantaggio quando si tiene lo smartphone in tasca in quanto vi sono meno probabilità che esso si sblocchi, ma può risultare scomodo in tutte le altre occasioni. Infine, nella parte superiore del Razr Maxx, troviamo il jack standard da 3,5 mm dove vanno inserite le cuffie, la porta microUSB e quella microHDMI.

Passiamo ora al comparto hardware del dispositivo che, purtroppo, non è completissimo a causa dell’assenza di NFC e Radio FM. Il processore è un buon dual-core TI OMAP 4430 da 1,2 GHz accompagnato da un quantitativo di RAM pari ad 1 GB dual channel e da un quantitativo di memoria interna pari a 16 GB, naturalmente espandibile con microSD fino a 32 GB. La memoria interna è così partizionata: 8 GB vengono visti come memoria per l’installazione di applicazioni e gli altri 8 GB come memoria di massa. Il display è un’unità Super AMOLED Advance da 4,3 pollici e risoluzione qHD (960×540 pixel) con 256 PPI, mentre il pannello touchscreen riesce a riconoscere ben 10 tocchi simultanei. Il comparto fotografico del Motorola Razr Maxx è costituito da due fotocamere: una anteriore da 1,3 megapixel capace di registrare video in HD (720p) ed una posteriore da 8 megapixel con flash LED capace di registrare video in HD (720p) ed in Full-HD (1080p). La fotocamera posteriore, inoltre, presenta auto-focus con fuoco continuo e zoom digitale di massimo 8x.

Il punto di forza dello smartphone è sicuramente rappresentato dalla batteria, enormemente più potente e duratura rispetto a tutte le altre batterie che attualmente troviamo su qualsiasi smartphone. I dati di targa parlano di ben 3300 mAh i quali garantiscono un’ottima autonomia. Continuando con la descrizione della parte hardware del Motorola Razr Maxx, troviamo la connettività Bluetooth 4.0, Wi-Fi, DLNA, GPS, porta microHDMI posizionata nella parte alta dello smartphone insieme alla porta microUSB, doppio microfono per la riduzione dei rumori di fondo durante le chiamate ed un LED di notifica posizionato vicino alla capsula auricolare che si colora di bianco, verde o rosso a seconda se si riceve una e-mail, un sms oppure se la batteria è scarica. Il tutto è racchiuso in uno spessore di soli 9 millimetri ed il peso è di 145 grammi. L’impressione che si ha è quella di un dispositivo elegante, assolutamente solido e ben fatto, con zero (davvero zero) scricchiolamenti ed una robustezza ineguagliabile.

Problematiche

  1. Wi-Fi: una delle caratteristiche in negativo che si nota subito durante l’utilizzo del Motorola Razr Maxx è la scarsa potenza del Wi-Fi, che segna sistematicamente 1 o a volte 2 tacchette in meno rispetto ad altri smartphone. E’ davvero pessimo ed inaccettabile. Probabilmente si tratta di un problema legato ai materiali che costituiscono il dispositivo: ottimi ma che forse schermano leggermente i segnali.
  2. Segnale GSM: il problemino del Wi-Fi, anche se in maniera molto minore, si riscontra anche nella ricezione del segnale GSM che, di fatto, non è eccellente, contrariamente a come si potrebbe in un primo momento pensare riguardo un dispositivo Motorola. Infatti, in condizioni di scarso segnale, la rete viene sicuramente persa. Inoltre, quando si passa da una zona con assenza di segnale GSM ad un’altra con presenza di segnale GSM, il Razr Maxx sembra essere un po’ troppo pigro nel riprendere campo.
  3. Batteria irremovibile: la batteria del Motorola Razr Maxx purtroppo non è removibile. Questo significa che, qualora malauguratamente dovesse rendersi necessario sostituire la batteria, si dovrà consegnare lo smartphone ad un punto di raccolta Motorola che provvederà ad inviarlo al centro tecnico per la sostituzione.
  4. Tethering ed Hotspot: non abbiamo capito perchè, ma il tethering e l’hotspot non funzionano molto bene. La connessione va ad intermittenza e non c’è possibilità di stabilizzarla, il che rende molto fastidioso, snervante e quasi del tutto impossibile la navigazione. Non sappiamo se è un problema legato al Razr Maxx che abbiamo avuto in prova, ma fatto sta che non siamo riusciti a navigare bene con lo smartphone connesso al PC.

Il GPS non sorprende in quanto il fix dei satelliti in altri smartphone avviene in tempi minori. Nulla di grave, in fin dei conti. Il fix viene effettuato in circa 40-50 secondi senza 3G.

Pregi

  1. Materiali: il Motorola Razr Maxx è sicuramente uno degli smartphone fisicamente più ben fatti. Si tiene bene in una sola mano, ha una presa solida, non scivola, è robusto, non scricchiola mai. Insomma: è un Motorola e si sente parecchio.
  2. Vivavoce: il vivavoce in chiamata ha una qualità molto buona anche se il volume potrebbe essere leggermente più alto.
  3. Chiamate: l’audio in chiamata dalla capsula auricolare è molto buono così come quello dalle cuffie. L’unica pecca è il microfono degli auricolari in quanto chi ci ascolta ci sente lontani.
  4. Audio: audio dettagliato, bassi molto buoni e, con l’aggiornamento ad Android Ice Cream Sandwich, Motorola ha inserito una sorta di equalizzatore digitale in modo da poter modificare il profilo audio a proprio piacimento.
  5. Cuffie: il sonoro che si ascolta dalle cuffie è eccellente, davvero nulla da dire. Il livello dell’audio è alto ed anche molto pulito. Pur non essendo cuffie in ear, le cuffie del Razr Maxx sembrano esserlo per davvero.
  6. Bassa temperatura: anche quando effettuiamo più operazioni e stressiamo lo smartphone, il Razr Maxx non si scalda troppo. Infatti, anche dopo parecchie ore di gioco e di navigazione internet con 3G attivo, si percepisce solo un piccolo aumento di temperatura. Naturalmente il discorso cambia se lo smartphone viene collegato alla corrente per la ricarica.

Display

Riepilogando, il display del Motorola Razr è un’unità da 4,3 pollici Super AMOLED Advance con risoluzione qHD (960×540) e 256 PPI. Nonostante la densità di Pixel Per Pollice sia medio-alta (256 PPI), il confronto con un display LCD non regge in quanto a definizione dell’immagine. Infatti, i pixel si vedono anche se non si guarda il display con attenzione ed i colori risultano davvero troppo sparati e poco naturali. I contrasti invece sono ottimi come in qualsiasi altro pannello OLED ma il colore nero stranamente non è perfettissimo, anche se è molto profondo. Infatti, se ci si mette al buio completo e si visualizza uno sfondo nero, si nota una leggera retroilluminazione del pannello. Nulla di grave, comunque niente a che vedere con il nero dei pannelli LCD che risulta sempre leggermente sbiadito. Sotto la luce del sole, il display del Motorola Razr Maxx si comporta davvero molto bene e si riesce a leggere senza alcun tipo di problema qualunque contenuto. Questa caratteristica risulta alquanto insolita in quanto il display non gode di una luminosità elevatissima.


Fotocamera

Se dovessimo fare delle critiche al Motorola Razr Maxx, queste ricadrebbero solo in parte sulla fotocamera. La 8 megapixel scatta delle foto di buona qualità anche se a volte gli scatti risultano leggermente sbiaditi e con colori spenti. La maggior parte delle foto ha anche accenni ad un fastidioso effetto sgranato, mentre, in altri casi, le foto vengono scattate abbastanza bene. La messa a fuoco è molto buona (anche se non velocissima) e lo scatto è istantaneo in quanto si tratta di una fotocamera Zero Shutter Lag, anche se l’avvio dell’applicazione fotocamera risulta un po’ lento. Col flash la situazione migliora un po’, con colori che risultano più vivaci anche se le foto presentano ugualmente un leggero effetto sgranato e risultano non ben definite. Inoltre, il Motorola Razr Maxx è provvisto della modalità “a raffica” che permette di scattare velocemente in sequenza ben 6 foto. Naturalmente è anche possibile scattare foto panoramiche.

Il discorso fatto per le foto può essere pienamente ripreso anche per i video: colori un po’ sbiaditi ma video di buona qualità sia a 720p che a 1080p che hanno un numero di fps (frame per secondo) fisso a 30, che significa video fluidi in qualsiasi condizione di luce. Da notare che, dopo l’aggiornamento ad Android Ice Cream Sandwich, è possibile anche scattare foto durante le riprese video. Inoltre, con i tasti Volume Su e Volume Giù si effettuano lo zoom in e lo zoom out sia nelle foto che durante i video, ed è possibile modificare appunto foto e video tramite un piccolo editor di immagini e filmati.

Di seguito sono riportate tutte le foto scattate e due video test (in HD e Full-HD) fatti con il Motorola Razr Maxx.


Batteria

Il maggiore punto di forza del Motorola Razr Maxx è sicuramente la batteria. Vengono messi a disposizione dell’utente ben 3300 mAh, i quali conferiscono una certa tranquillità e fanno quasi del tutto sparire la preoccupazione che il telefono possa scaricarsi rapidamente. In pratica 3300 mAh equivalgono a due batterie da 1650 mAh, ovvero batterie che equipaggiano la maggior parte degli smartphone che oggi giorno si trovano sul mercato, tranne naturalmente gli ultimi modelli che sono provvisti quasi tutti di batterie che superano i 2000 mAh. Tutto questo si traduce in un’autonomia doppia rispetto a prima con due giornate che vengono coperte senza grossi problemi con un utilizzo moderato. Volete sapere se è possibile raggiungere le fatidiche 3 giornate di utilizzo? Beh si, è possibile, ma solo se si utilizza lo smartphone in maniera leggera. Sia con Android 2.3.6 Gingerbread che con Android 4.0.4 Ice Cream Sandwich, l’autonomia si attesta sugli stessi livelli mentre l’indicatore della batteria aumenta o diminuisce ogni 5% invece che ogni 1%: è fastidiosissimo ed è una scelta incomprensibile alla quale si può porre facilmente rimedio installando un widget per il controllo della carica.

Ora vi diamo qualche informazione più dettagliata. Con il 3G sempre attivo (anche di notte) e con un utilizzo medio, l’autonomia si attesta a circa 24 ore ed, anche giocando frequentemente per parecchio tempo, ci si può scordare di attaccare la spina alla presa della corrente per ricaricare il telefono. Ovviamente, però, questa grande autonomia si traduce in tempi di ricarica lunghissimi: circa 3-4 ore senza toccare lo smartphone, altrimenti diventano molte di più.

Come abbiamo già esposto in precedenza, la batteria del Razr Maxx è, purtroppo, irremovibile. Per cui, qualora dovesse presentarsi la necessità di sostituire la batteria, non si potrà farlo da sè acquistando una batteria sostitutiva ma si dovrà inviare lo smartphone al centro di raccolta Motorola più vicino.


Software

Android 4.0.4 ICS è finalmente giunto sui Motorola Razr e Razr Maxx di tutta Europa dopo ben 10 mesi di attesa. L’attesa, però, ha pagato. Il Razr Maxx, già veloce con Android 2.3.6 Gingerbread, è diventato ancora più rapido nelle operazioni, molto più fluido nelle transizioni da una schermata all’altra e molto più veloce nel browser ma, naturalmente, l’update ha introdotto altre feature interessanti. L’ottimizzazione software non è estrema ed in alcune fasi dell’utilizzo dello smartphone si percepisce che forse si poteva fare di più a fronte dei tanti mesi di attesa per il rilascio dell’aggiornamento, in quanto non sono assenti dei micro impuntamenti che risultano fastidiosi. Tuttavia, l’esperienza di utilizzo del Motorola Razr Maxx risulta comunque elevata.

  • Interfaccia Holo

Partiamo dicendo innanzitutto che Motorola ha eliminato completamente MotoBlur – quell’interfaccia grafica proprietaria alquanto “spartana” che era presente in precedenza con Android Gingerbread – a favore dell’interfaccia Holo stock di Android ICS. Motorola modifica solo alcune icone come, ad esempio, quelle nelle Impostazioni, molto carine e piacevoli alla vista. Quello che Motorola modifica dell’interfaccia Holo è il numero massimo di elementi che le cartelle nelle Home possono contenere. Solo 16 elementi possono essere inseriti in ogni cartella che, di conseguenza, non può essere scrollata. Inoltre i widget sono ridimensionabili ma non si spostano automaticamente quando vi si sovrappone un altro widget mentre, la casella di ricerca Google presente in tutte le Home di Android ICS stock, non è presente anche sul Razr Maxx ma è possibile inserirla come se fosse un semplice widget. In alto a sinistra nella barra delle notifiche vi è il brand dell’operatore mentre, quando la barra è completamente abbassata, in alto non vi è alcun Toggle che permette di attivare/disattivare funzioni (es: Wi-Fi, Bluetooth, GPS, Dati, etc…). Per concludere, anche la lockscreen ha subìto dei profondi cambiamenti. Essa rimane in pieno stile Android ICS stock ma Motorola la personalizza inserendo ben 4 tasti di scelta rapida (Sblocca, Telefono, SMS/MMS, Fotocamera). Naturalmente, è presente anche lo sblocco col sorriso attivabile dalle Impostazioni.

  • Smart Actions (Azioni Smart)

Le “Azioni Smart” sono state studiate da Motorola al fine da rendere ancora più intelligente lo smartphone, il quale riesce a capire in quale situazione ci troviamo e, di conseguenza, esegue automaticamente determinate azioni. E’ possibile creare delle regole a proprio piacimento impostando i cosiddetti Trigger (l’evento che deve verificarsi) e successivamente le Azioni (azioni che devono essere effettuate dopo che si è verificato l’evento). Ad esempio, impostando il Trigger “Cuffie collegate” e poi l’Azione “Riproduci una playlist”, il Motorola Razr Maxx farà partire la riproduzione della playlist preferita ogni qualvolta rileva che sono state collegate le cuffie.

  • Browser

Con l’aggiornamento ad Android ICS, Motorola ha eliminato il browser proprietario che aveva inserito nella ROM Gingerbread ed ha optato per il browser stock di Android ICS presente anche su Galaxy Nexus e Nexus S. Il risultato, ovviamente, è ottimo. Il Motorola Razr Maxx non presenta il minimo impuntamento durante la navigazione ed anche il pinch-to-zoom non ha mai problemi. Il caricamento delle pagine non è estremamente veloce ma veloce nella norma, dunque esperienza di navigazione web certamente elevata.

  • Tastiera

Anche la tastiera del Motorola Razr Maxx è rimasta quasi identica a quella stock di Android ICS presente sul Galaxy Nexus e Nexus S. Le differenze si riscontrano nella distanza tra i singoli tasti, che nel Motorola sono più ravvicinati, e nella mancanza del tasto dedicato alle emoticon, le quali possono essere inserite solo da menu. Coloro che sono abituati a scrivere tanti messaggi troveranno in questa una mancanza fastidiosa. La scrittura invece risulta molto veloce anche se a volte si finisce per premere un tasto piuttosto che un altro vicino, in quanto la distanza tra i tasti è forse un po’ troppo ravvicinata. Al contrario, i suggerimenti delle parole presenti nel dizionario come sempre sono impeccabili. Anche la dettatura vocale funziona piuttosto bene.

  • Gaming

La parte gaming è a livelli alti ma non altissimi. Il Razr Maxx risulta fluido quasi in qualsiasi circostanza ma, in presenza di giochi pesanti, si nota qualche micro-scatto che però è assolutamente passabile. Con l’aggiornamento ad Android 4.0 ICS la parte gaming sullo smartphone è migliorata ma probabilmente servirebbe una leggera ottimizzazione software in più per renderlo quasi a tutti gli effetti una console portatile.

  • Galleria

La galleria purtroppo non è quella presente in Android ICS stock ma è quella proprietaria di Motorola, la quale è rimasta invariata anche dopo l’aggiornamento da Gingerbread ad Ice Cream. Galleria che risulta leggermente scattosa nello sfoglio dei contenuti e tanto scattosa sia nel pinch-to-zoom che nel pan di immagini, cosa che non si verifica nemmeno su dispositivi di fascia bassa. Motorola dovrebbe migliorare soprattutto questo aspetto sul Razr e sul Razr Maxx poichè la scattosità è davvero tanta ed è inaccettabile. Vi sono almeno due caratteristiche di questa galleria che vale la pena citare: la prima è rappresentata da una vibrazione che si sente quando si arriva all’ultimo elemento e si cerca di andare avanti; la seconda, invece, permette di ruotare le foto non solo con l’accelerometro ma anche posizionando due dita sulle foto facendole ruotare sul display. Utile in determinate occasioni ed anche divertente.

  • MotoCast

MotoCast è il software che viene messo a disposizione da Motorola per la condivisione delle cartelle che si hanno sul proprio PC desktop con lo smartphone, sul quale vengono rese sempre disponibili quando è attiva una connessione dati ed il PC è connesso ad Internet. In sostanza, si possono scegliere quali cartelle presenti sul PC si vogliono condividere sull’account MotoCast (gratuito), cartelle che saranno poi visualizzate direttamente sul Razr Maxx a patto che il PC sia connesso ad Internet e lo smartphone abbia una connessione dati attiva (Wi-Fi o 3G). In questo modo sul Razr Maxx si potrà lasciare libera più memoria utilizzabile diversamente.

  • Aggiornamenti

A parte LG, Motorola è stata una delle ultime aziende ad aver aggiornato i propri smartphone ad Android ICS, anche se i risultati sono stati davvero ottimi. Tuttavia l’attesa è stata enorme in quanto ci sono voluti ben 10 mesi affinchè uno straccio di aggiornamento venisse rilasciato ufficialmente e, come ben sappiamo, questo tipo di notizie agli utenti non piace affatto. Non sappiamo se Motorola ha già pianificato l’aggiornamento a Jelly Bean per questo terminale ma, visti i precedenti, se lo farà non sarà in tempi brevi, anzi. Ci auguriamo che Motorola supporti ancora per molto tempo il suo Razr Maxx in quanto Android Jelly Bean sarebbe digerito senza alcun tipo di problema dallo smartphone, il quale non potrà fare altro che beneficiarne delle migliorie e diventare ancora più performante.

  • Quanto si presta al modding?

Lo smartphone è ben supportato dalla community XDA e sono presenti numerose ROM da poter installare. Il modding su questo dispositivo è possibile ma non è consigliato ad utenti che si avvicinano per la prima volta al mondo Android. CyanogenMod non supporta ufficialmente il dispositivo neanche con ROM Nightly ma sono comunque presenti ROM CyanogenMod non ufficiali da poter installare. Per la maggior parte sono presenti ROM basate sul firmware ufficiale Motorola, quindi ROM abbastanza stabili, ma le guide per poterle installare non sono di facile comprensione soprattutto per i novellini. In definitiva, il Razr Maxx si presta al modding ma non più di tanto.

 


In Conclusione

Peccato per NFC e Radio FM mancanti. Il Motorola Razr Maxx si dimostra veloce e fluido in quasi tutte le occasioni ma, come abbiamo già detto in precedenza, sarebbe stata gradita una leggera ottimizzazione software in più. Molto piacevole e pienamente condivisibile la scelta di Motorola di non implementare alcuna interfaccia grafica proprietaria ma di lasciare l’interfaccia Holo da sempre ben gradita agli utenti. Consigliamo il Motorola Razr Maxx a chi voglia in qualche modo distinguersi acquistando uno smartphone performante, dai materiali ottimi, con un’autonomia doppia rispetto agli altri, realizzato da colei che ha dato origine ai telefoni cellulari e che viene classificato dalla stessa Motorola come Smartphone Business Ready.

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Voti

 

Ergonomia: 9.5
Hardware: 8
Display: 7.5
Fotocamera: 8
Batteria: 9.5
Software: 8.5
Modding: 6.5

Giudizio finale: 8.2