Anche se alcuni analisti di mercato erano preoccupati del fatto che un possibile collocamento in borsa di Xiaomi nel 2018 non sarebbe stato possibile, un nuovo report di Reuters sembra rendere più roseo il futuro del produttore cinese. I profitti dovrebbero infatti raggiungere la ragguardevole cifra di 1 miliardo di dollari a fronte di un fatturato che dovrebbe toccare i 17 miliardi di dollari.

Analizzando i progetti di spesa del 2018, i profitti potrebbero raddoppiare e consentirebbero a Xiaomi di raggiungere una valutazione di 100 miliardi di dollari, più del doppio rispetto all’ultima valutazione effettuata nel 2014, quando la compagnia cinese valeva 46 miliardi di dollari.

Se Xiaomi può guardare al futuro in maniera relativamente tranquilla, lo stesso non si può dire di Samsung che nel 2018 dovrà fare a meno degli introiti derivati dalla collaborazione con Qualcomm, che ha affidato la produzione dello Snapdragon 835 e a quanto pare anche dello Snapdragon 845, al colosso sud coreano.

Mentre Samsung ha deciso di affinare il processo produttivo a 10 nanometri, la rivale TSMC ha deciso di concentrarsi subito sul processo a 7 nanometri e dovrebbe realizzare lo Snapdragon 855, o come si chiamerà il successore dello Snapdragon 845. Già nei primi mesi del 2018 TSMC dovrebbe realizzare un modem per conto di Qualcomm e nei mesi successivi dovrebbero arrivare ordinativi anche per alcuni System on Chip.

Samsung dovrà dunque trovare nuovi clienti interessati alla produzione di chipset, per evitare che gli utili subiscano un importante declino rispetto a quelli del 2017 che si prospettano indubbiamente molto positivi.