Uno dei pochi difetti degli smartphone di fascia medio bassa di Xiaomi è sicuramente un comparto fotografico che, nonostante le promesse, non sembra all’altezza di altre soluzioni e lascia troppo spesso a desiderare. Per fortuna c’è una soluzione, a costo zero, che può migliorare decisamente le cose, senza ovviamente pretendere l’impossibile.

Ad esempio Xiaomi Redmi Note 4 utilizza lo stesso sensore fotografico di LG G6, anche se quest’ultimo dispone di lenti migliori, stabilizzazione ottica e un ISP decisamente più performante. Tutte differenze che non giustificano completamente l’abissale differenza tra gli scatti prodotti dai due smartphone, per cui una gran parte del problema è legata alla gestione dell’immagine da parte del software.

La soluzione, che richiede lo sblocco dei permessi di root, viene dal porting di Google Camera HDR+, in particolare da questa versione che non richiede nessuna impostazione particolare e può essere utilizzata immediatamente. La prima operazione da fare, se utilizzate la ROM MIUI, è abilitare le Camera2API, seguendo questa procedura. Se invece utilizzate una custom ROM, come LineageOS, non dovrete fare assolutamente nulla per utilizzare direttamente la nuova app.

Nella galleria soprastante trovate una fila, la prima, con gli scatti effettuati utilizzando la fotocamera stock di MIUI, mentre nella seconda riga trovate gli stessi scatti effettuati con Google Camera HDR+. Le foto risultano più luminose, con una maggiore quantità di dettagli e con colori più saturi.

Il rovescio della medaglia è che l’acquisizione delle immagini sarà leggermente più lenta rispetto alla camera stock, ma per molti potrebbe essere una soluzione accettabile per ottenere scatti migliori. Potete trovare maggiori dettagli tecnici visitando il thread originale, che vi spiegherà nel dettaglio il funzionamento del porting di Google Camera HDR+