La collocazione in borsa di Xiaomi, avvenuta lo scorso anno, aveva dato il via ad alcune speculazioni che volevano il prezzo in aumento. La compagnia ha prontamente smentito le voci, rassicurando i Mi Fans sul fatto che i margini di profitto non avrebbero superato il 5%.

Il dato è sembrato fin troppo ottimistico, visto che come tutte le attività commerciali Xiaomi deve garantire un profitto per gli investitori. Ecco dunque che Lei Jun, CEO e co-fondatore della compagnia, è tornato sulla questione anticipando quelle che saranno le politiche di prezzi legate ai prossimi top di gamma.

Vogliamo liberarci della reputazione secondo cui i nostri smartphone costano meno di 2.000 yuan (260 euro N.d.R.). Vogliamo investire maggiormente e creare prodotti ancora migliori. In futuro i nostri smartphone potrebbero diventare più costosi, non di molto ma leggermente più costosi.

Nel corso dell’intervista Lei Jun ha rivelato di aver comunicato allo staff che Xiaomi Mi 9 potrebbe essere l’ultimo flagship a essere proposto a meno di 3.000 yuan. Del resto il brand Redmi è stato svincolato da Xiaomi proprio per garantire una linea di prodotti economici e portare la linea Mi su livelli più alti, dal punto di vista qualitativo e di prezzo.