La Cina sta affrontando in queste settimane una grave epidemia influenzale causata da un nuovo coronavirus che a quanto pare potrebbe interessare anche il mercato della telefonia, viste le possibili ripercussioni sull’intera industria locale. Facciamo dunque il punto sulla situazione e analizziamo i primi impatti sulle aziende tecnologiche.

Che cos’è il Coronavirus

Da diverse settimane si parla diffusamente di coronavirus e dei rischi ai quali va incontro la popolazione mondiale. Secondo quanto riporta il sito dell’Istituto Superiore di Sanità la situazione è in rapida evoluzione e le informazioni disponibili potrebbero non essere aggiornate.

Il nuovo virus, identificato dalla sigla 2019-nCoV è stato identificato solo il 9 gennaio, a una decina di giorni dal primo caso focolaio di polmonite notificato nella città di Wuhan. I coronavirus sono una famiglia di virus che vanno a colpire l’apparato respiratorio, con malattie che vanno dal banale raffreddore a sindromi respiratorie molto gravi.

Al momento non vi sono dati certi su 2019-nCoV ma sembra che la trasmissione avvenga per via aerea, con un contatto stretto con una persona infetta. L’origine sembra essere animale, probabilmente pipistrelli o serpenti, ma anche in questo caso i dati sono ancora contraddittori e non consentono di stabilire la provenienza del nuovo ceppo.

Secondo la OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) il rischio di contagio in Europa è basso, e le persone che nelle ultime settimane hanno viaggiato in Cina sono invitate a tenere sotto controllo eventuali sintomi, visto che il virus sembra trasmettersi anche durante il periodo di incubazione, che dura diversi giorni.

Le misure precauzionali delle autorità cinesi

Per cercare di contenere la diffusione del nuovo virus le autorità cinesi hanno di fatto applicato una serie di misure restrittive, sia legate agli spostamenti della popolazione sia alle manifestazioni pubbliche.

Sono quindi stati chiusi luoghi come i parchi divertimenti, cinema, mercati e più in generale quelle attività che comportano un certo affollamento di gente. Vengono tenuti sotto stretto controllo i trasporti pubblici, gli aeroporti ma anche i veicoli provati e sono in generale sconsigliate le attività di gruppo.

Le raccomandazioni sono le stesse applicate per le comuni influenze: lavarsi spesso le mani, starnutire o tossire in un fazzoletto, evitare alimenti crudi, frutta e verdura non lavate e bevande non imbottigliate, ed evitare contatti ravvicinati con chiunque mostri sintomi di malattie respiratorie.

Xiaomi

Xiaomi è stata la prima compagnia tecnologica cinese a rispondere alle raccomandazioni delle autorità e ha preso una serie di decisioni per evitare rischi inutili alla popolazione. La prima riguarda i propri negozi fisici, la seconda invece è relativa alla presentazione di nuovi prodotti.

Chiusi i negozi fisici

La decisione di Xiaomi di collaborare immediatamente al contenimento del contagio, si è subito tradotta in una chiusura di tutti i Mi Store situati sul territorio cinese. A partire da oggi, 28 gennaio, e fino al 2 febbraio, tutti i negozi del colosso cinese saranno dunque chiusi.

Le normali attività dovrebbero riprendere il 3 febbraio, salvo eventuali adeguamenti che saranno tempestivamente comunicati alla popolazione. Xiaomi ha rilasciato ieri un comunicato ufficiale in merito alla vicenda:

In seguito alla situazione epidemica, al fine di collaborare pienamente con il governo per fare un buon lavoro di prevenzione dell’epidemia e rispondere in maniera proattiva alle misure nazionali, ma anche per proteggere la salute di amici e familiari, abbiamo disposto quanto segue:

  1. I Mi Store nazionali rimarranno chiusi dal 28 gennaio al 2 febbraio. Le attività riprenderanno il 3 febbraio, salvo eventuali aggiornamenti.
  2. Per l’acquisto di prodotti potete rivolgervi al sito ufficiale (mi.com) o all’app Xiaomi Mall. Le spedizioni e le consegne saranno inevitabilmente rallentate a causa della festività nazionale. Ci scusiamo per i disagi
  3. Per ottenere assistenza post-vendita potete chiamare (in Cina) il numero 4001005678, con supporto tecnico gratuito.

Xiaomi è al lavoro per prevenire e controllare l’epidemia, ringraziamo i nostri clienti e i Mi Fan per la comprensione e il supporto. Vi raccomandiamo di osservare le norme prescritte e di evitare di uscire o partecipare a riunioni o incontri non necessari.

La presentazione di Xiaomi Mi 10

A quanto pare, ma in questo caso manca ancora una conferma ufficiale da parte di Xiaomi, potrebbe cambiare radicalmente l’evento di presentazione di Xiaomi Mi 10 e Mi 10 Pro. Secondo alcune voci infatti la compagnia avrebbe deciso di annullare l’evento aperto al pubblico, in programma per l’11 febbraio, sostituendolo con un evento esclusivamente online, seguendo quindi le ordinanze restrittive del governo.

In questo modo, con la partecipazione di un numero ristretto di persone e con la diffusione dell’evento in streaming, sarebbero esclusi i potenziali rischi di contagio nel caso di portatori inconsapevoli del virus. Non ci sono invece dettagli in merito al lancio globale, che secondo alcune fonti provenienti dall’Asia potrebbe svolgersi a Barcellona in occasione del Mobile World Congress 2020.

Le possibili ripercussioni sul mercato della telefonia

Quello di Xiaomi non sarà, con ogni probabilità, il solo evento pubblico di lancio a essere rimandato. Vista l’incertezza sulla situazione sanitaria, almeno fino a quando non sarà stata fermata la diffusione del coronavirus è quasi certo che altre compagnie seguiranno l’esempio, evitando eventi pubblici per la presentazione delle novità.

È probabile dunque che ci sarà un maggior numero di eventi a porte chiuse trasmessi in streaming, per dare modo ai fan e agli addetti al settore di conoscere le novità presentate. Non è inoltre da escludere una ripercussione sulla filiera produttiva.

In questi giorni la maggior parte delle attività produttive è chiusa, a causa dei festeggiamenti per il capodanno cinese, ma a partire dalla prossima settimana la situazione lavorativa tornerà alla normalità. Resta da capire se saranno adottati dei provvedimenti per ridurre al minimo i rischi di contagio e come questi andranno a pesare sulla capacità produttiva del Paese, con inevitabili ripercussioni anche sul mercato della telefonia mobile.

Per saperlo dovremo comunque attendere l’evoluzione della situazione, con dati che cambiano in maniera molto veloce e dinamica con il passare dei giorni. Continuate dunque a seguirci per rimanere aggiornati in merito alla vicenda.