Brutte notizie per Vodafone arrivano dall’Autorità per le Garanzie nelle Telecomunicazioni, che con una delibera accusa il popolare operatore mobile di avere attuato pratiche scorrette.

A dire dell’AGCOM, infatti, in Italia Vodafone per quanto riguarda la condivisione di Internet con servizio tethering e mobile hotspot distingue il traffico dati da smartphone da quello delle applicazioni mobile attraverso l’utilizzo di punti di accesso (APN) diversi (pre-caricati o introdotti con aggiornamenti OTA da remoto sui dispositivi utilizzati dai propri clienti), applicando una tariffazione distinta.

Chi ha un piano che comprende diversi tipi di traffico (voce, SMS, dati), pertanto, per l’accesso all’APN per il tethering deve pagare un costo aggiuntivo e ciò darebbe luogo ad una violazione del Regolamento UE n. 2015/2120, che tutela la salvaguardia dell’accesso alla Rete.

Entro 30 giorni dalla notifica della diffida da parte dell’AGCOM, pertanto, Vodafone dovrà decidere cosa fare ma nel frattempo ha reso disponibile a tutti i clienti tethering e mobile hotspot senza costi aggiuntivi.

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