TIM e Vodafone, allo scopo ultimo di offrire rassicurazioni all’antitrust europeo, dovrebbero garantire ai concorrenti la possibilità di accedere ai siti condivisi in alcune città italiane per un periodo massimo di nove anni.

Come probabilmente ricorderete, nel mese di luglio dello scorso anno TIM e Vodafone avevano siglato un importantissimo accordo di condivisione delle torri, volto ad imprimere una decisa accelerata allo sviluppo del 5G nel nostro Paese. In seguito all’accordo, che prevedeva il passaggio delle torri di Vodafone Towers a INWIT, TIM e Vodafone avrebbero avuto ognuna una quota di azioni di INWIT pari al 37,5 percento e uguali diritti di governance, aprendo alla nascita della più grande società italiana di torri, una delle maggiori in Europa.

TIM e Vodafone aprono le porte ai concorrenti

Adesso, stando a quanto appreso da Reuters, TIM e Vodafone vorrebbero rassicurare l’UE circa la possibile creazione di una posizione dominante attraverso una proposta: INWIT aprirà le porte agli operatori concorrenti in un numero complessivo di circa 630 siti per la fornitura di servizi di telefonia fissa e mobile in città con più di 35.000 abitanti. La proposta sarebbe già stata sottoposta al vaglio della Commissione europea. Si parla di un accesso garantito per un periodo compreso tra sei e nove anni, con possibilità di un ulteriore rinnovo di sei anni.

La proposta di TIM e Vodafone di apertura verso gli altri operatori avrà una validità di otto anni e progressivamente il numero di siti coinvolti decrescerà: al termine del quinto anno saranno poco meno di 400. L’accesso verrà garantito ai concorrenti nel rispetto di condizioni ragionevoli e non discriminatorie e verrà previsto anche un sistema rapido per la risoluzione di eventuali controversie.

Adesso dunque la palla passa alla Commissione europea che, prima di esprimersi favorevolmente o meno sulla proposta di TIM e Vodafone, raccoglierà i feedback degli operatori concorrenti – con particolare riferimento agli MVNO – e dei consumatori.

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