Come in parte anticipato dalla comunicazione pubblicata l’altro ieri, l’AGCOM ha diffidato gli operatori di telefonia mobile TIM e Wind a rispettare quanto impone l’entrata in vigore dell’Eurotariffa 2016 (e più precisamente il Regolamento UE n. 2015/2120 in tema di roaming europeo).

L’Eurotariffa 2016 avrebbe dovuto comportare una diminuzione per i costi di roaming in Europa, ma in Italia gli operatori di telefonia mobile si sono adeguati in maniera “creativa”, attivando opzioni tariffarie “a pacchetto” non richieste dagli utenti. Sulla scorta delle indicazioni delle Linee guida adottate dal BEREC, nonché dell’interpretazione fornita dalla Commissione europea, l’AGCOM ha contestato a TIM e Wind proprio l’attivazione delle tariffe “a pacchetto”, applicate automaticamente, senza il consenso degli utenti.

Come si legge in una nota dell’AGCOM, adesso TIM e Wind hanno tempo fino al 30 giugno 2016 per adeguare le proprie tariffe roaming e comunicare le azioni intraprese. Basterà la reprimenda dell’Antitrust a porre un freno a questa discutibile condotta degli operatori di telefonia mobile?

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