Nothing Phone (2a) è ad oggi lo smartphone di maggior successo della casa e per celebrare questo risultato ha deciso di presentare un modello migliorativo aggiungendo Plus nel nome, ecco a voi Nothing Phone (2a) Plus.

Si tratta di uno smartphone sempre di fascia media ma con qualche aggiunta e logicamente un prezzo un po’ più alto, in questa recensione vediamo di capire quanto sia cambiato e se sia preferibile rispetto a Nothing Phone (2a) e alla concorrenza.

Video recensione Nothing Phone (2a) Plus

Design e materiali

Nothing Phone (2a) Plus mantiene le peculiarità degli smartphone precedenti: al posteriore c’è ancora una volta la Glyph Interface, cioè il gruppo di LED bianchi che si illuminano in determinate condizioni. Così come sul 2(a) sono 3, in numero inferiore rispetto al Nothing Phone 1 e 2 di fascia superiore, ma più che sufficienti per dare quel tocco di stile che ormai manca nella maggior parte degli smartphone in commercio.

La novità è il tocco di eleganza in più grazie alle finiture metallizzate, disponibile sia in versione Grigia che Nera. A detta dell’azienda queste sono il risultato di un complesso processo di nano-coating e di stampa multi-layer, che conferiscono al telefono particolari effetti quando la luce riflette sulle diverse superfici. La costruzione è al solito robusta, interamente in plastica al netto del fronte in vetro con certificazione Gorilla Glass 5 ed è accompagnata da una disposizione dei componenti che dà al dispositivo un aspetto vagamente antropomorfo, con le fotocamere e la bobina NFC che ricordano due occhi posizionati sulla “mente” del telefono.

La Glyph Interface rimane centrale nel design, fornendo informazioni minimali come la presenza di notifiche e chiamate, o si illumina a suon di musica; c’è anche il supporto alle app di terze parti, manca invece l’accensione graduale per comunicare lo stato di ricarica così come per Nothing Phone 2(a).

Stesse dimensioni e stesso peso di Nothing Phone (2a) ovvero 190 grammi e grande in media con la maggior parte degli smartphone concorrenti, stessa certificazione contro acqua e polvere ovvero IP54. L’aspetto però più accattivante proprio rispetto alla concorrenza è lo spessore del bordo attorno al display che non solo è simmetrico ma anche non eccessivo.

Display

Nothing Phone (2a) Plus è dotato di un display AMOLED da 6,7 pollici con risoluzione FHD+ e una profondità di colore di 10 bit, capace di riprodurre oltre 1 miliardo di colori. Il pannello raggiunge una luminosità di picco di 1300 nits, assicurando una buona visibilità anche in condizioni di luce diretta del sole. La frequenza di aggiornamento a 120 Hz garantisce un’esperienza fluida, mentre il touch sampling rate è a 240 Hz. Il PWM dimming è fissato a 2160 Hz il che aiuta ad affaticare meno la vista quando impostato su luminosità bassa.

Il display è inoltre dotato di tecnologia Ultra XDR, co-sviluppata con Google, che migliora l’esposizione delle foto in condizioni di luce difficili, regolando la luminosità di ogni pixel per offrire una rappresentazione fedele della scena.

Anche in questo caso, come il precedente modello, sono presenti due speaker stereo corposi e ben bilanciati sia dal punto di vista delle frequenze sia per quanto riguarda la separazione dei canali, ovviamente in relazione alla fascia di prezzo.

Prestazioni

Passiamo alla parte hardware nuda e cruda e qui incontriamo la prima differenza: il processore. Dal Mediatek Dimensity 7200 Pro si passa al Mediatek Diemnsity 7350 Pro, in pratica lo stesso processore ma con un clock maggiore. Un upgrade poco significativo perché tutto sommato l’esperienza d’uso resta la stessa tanto nell’uso quotidiano quanto nei giochi. Non diventa però un gaming phone resta un buon smartphone per giocare ma senza troppe pretese e con qualche tentennamento ogni tanto. Considerata la minima differenza fra i due avremmo preferito trovare, ad esempio, un Qualcomm Snapdragon 8s Gen 3 o un Mediatek di fascia superiore, avrebbe sicuramente dato un motivo in più per preferirlo anche in ambito Gaming.

Tanto nei benchmark quanto nell’utilizzo di tutti i giorni la differenza è pressoché nulla e mantiene comunque un buon profilo sotto il profilo delle temperature non andando praticamente mai in thermal throttling.

La seconda novità è il taglio di memoria di partenza, mentre Nothing Phone (2a) era venduto sia in 128 che 256 GB, Nothing Phone 2(a) Plus solamente nel taglio da 256 GB e con 12 GB di RAM, UFS 2.2.

Connettività completa, non manca l’NFC mentre si fa sentire, in negativo, l’assenza del supporto alle eSIM che intorno a questo prezzo inizia a diventare ormai uno standard.

Fotocamere

L’ultima novità di Nothing Phone (2a) Plus rispetto al (2a) risiede nel comparto fotografico e principalmente nella fotocamera selfie che passa da un sensore da 32 a uno da 50 megapixel, ovvero il Samsung Isocell JN1, lo stesso che troviamo sul sensore (invariato) ultra grandangolare. Così anche la principale è invariata, ovvero 50 mpx Samsung Isocell GN9 con stabilizzazione ottica.

In termini qualitativi, la differenza col Phone 2(a) è minima con solo una calibrazione leggermente differente sulla nitidezza che risulta un po’ più morbida seppur comunque ancora un po’ elevata. Sui forti contrasti fatica un po’ ma l’HDR fa un egregio lavoro seppur in genere tenda ad appiattire troppo le foto, indi per cui il consiglio è quello di scattare con HDR solo quando necessario. Nell’app fotocamera c’è una modalità Expert con cui si possono fare scatti con tempi fino a 32 secondi oltre alla possibilità di scattare a 50 mpx e in RAW.

Buone le foto anche con poca luce, la modalità notte fa un bel lavoro di pulizia al netto di quando la luce è veramente molto scarsa, in questo caso troverete rumore soprattutto con quelle scattate con la ultra grandangolare logicamente.

Riguardo i selfie purtroppo ancora una volta non troviamo l’autofocus ma il dettaglio è maggiore, lo skin tone realistico e piacevole e così anche la gamma dinamica e il contrasto. L’unica stranezza è che può scattare solo a 50 mpx con conseguente dimensione dei file eccessivamente generosa.

Buoni anche i video: può registrare in 4k a 30 fps con la principale, 1080p a 60 fps ma solo in 1080p a 30 fps può passare da un sensore all’altro.

Funzionalità

Un elemento distintivo degli smartphone Nothing è il software, con un’interfaccia grafica dot-style che pervade quasi tutto il sistema andando a personalizzare un Android stock abbastanza classico.

La personalizzazione è al centro dell’esperienza utente. Innanzitutto l’azienda ha arricchito la Homescreen di svariati widget tutti a tema per creare una composizione coerente e omogenea, inoltre scaricando l’icon pack di Nothing è possibile avere una tematizzazione di tutte le icone, sinceramente ve lo consiglio anche se inizialmente potrebbe disorientarvi. Nella sezione di personalizzazione è possibile anche generare nuovi sfondi tramite l’AI mantenendo però l’iconico stile di Nothing.

Al di la delle applicazioni di base e qualche aggiunta utile, come l’app Registratore e Nothing X per gli accessori del brand, non ci sono applicazioni pre-installate inutili con un bloatware veramente inesistente. Inoltre, funzionalità non scontata, su Nothing Phone (2a) Plus è presente la registrazione delle chiamate.

Riguardo gli aggiornamenti il brand è abbastanza impegnato e ad ogni rilascio ci sono correzioni di bug ma anche nuove funzionalità. Gli aggiornamenti garantiti sono 3 anni di Android e 4 anni per le patch di sicurezza, quindi comunque un buon supporto.

Batteria e autonomia

Niente di nuovo in termini di batteria e ricarica: resta l’ottima batteria capiente da 5000 mAh mentre la ricarica passa da 45 a 50 W il che significa risparmiare qualche minuto in una carica completa che impiega poco meno di 1 ora. L’autonomia è invece pressoché invariata, processore poco energivoro e software snello permettono di arrivare tranquillamente a due giornate piene di utilizzo, con oltre 7 ore di display attivo: una sicurezza.

In conclusione

Nothing Phone (2a) Plus, come detto a inizio recensione, viene proposto in un unico taglio di memoria da 12/256 GB al prezzo di listino di 449 euro. Al solito per l’azienda un filo alto ma prevedibile dato il prezzo di lancio del Phone (2a).

È uno smartphone complessivamente molto piacevole: la Glyph Interface e il software dot-style danno come sempre un tocco di originalità, merce rara in questi anni, con un software pulito e piacevole, un hardware equilibrato e un’esperienza d’uso complessiva piacevole. Non ha però un grande punto di forza che gli permetta di battere i pugni sul tavolo nei confronti di una concorrenza scalpitante.

Altre offerte

Pro:

    • Design iconico e led posteriori;
    • Software snello e con un suo stile;
    • Display con elevato PWM Dimming.

Contro:

    Voto finale:

    8.2