Nell’era della maturità tecnologica dello smartphone, il Google Pixel 8a incarna esattamente quello che dovrebbe essere un dispositivo equilibrato, adatto a tutti, dall’utente esigente a quello che “basta che funzioni”. Buone specifiche, design curato, costruzione solida e un software aggiornato per 7 anni con ampi margini di miglioramento in territorio AI. Il tutto ad un prezzo non proprio popolare, che con un po’ di pazienza, o approfittando delle offerte di lancio, potrebbe in realtà diventare interessante.
Si completa dunque la famiglia di Google, dopo Pixel 8 Pro e Pixel 8, Google Pixel 8a che arriva per puntellare il posizionamento dei fratelli maggiori. Il compattino piacerà a molti, vi raccontiamo il perché nella nostra recensione.
Indice:
Video recensione Google Pixel 8a
Design e qualità costruttiva
Con i suoi colori primaverili e gli angoli così arrotondati, Google Pixel 8a trasmette simpatia fin dal primo contatto. Rispetto al predecessore le dimensioni non sono cambiate ma gli angoli arrotondati lo fanno sembrare più compatto, è nettamente più bello e proporzionato, impreziosito poi dagli accostamenti cromatici di back cover (in plastica riciclata) e frame (in allumino riciclato) che sono sempre tono su tono per tutte le colorazioni (blu cielo, aloe, bianco e nero). Impeccabile la qualità costruttiva, certificata dal grado IP67 per la resistenza ad acqua e polvere.


A proposito di materiali la cover posteriore è indistinguibile dal vetro, mentre si poteva fare qualcosa in più per il frontale Gorilla Glass solo in versione 3 (siamo ormai diverse generazioni avanti su altri device). Posteriormente rimane l’iconica camera bar che ospita le due fotocamere e il flash LED, il lato sinistro vede la presenza del cassettino per una nano SIM, a destra invece bilanciere del volume e tasto di accensione, entrambi con un click solido che trasmette ottime sensazioni.
Ergonomia ottima, è un telefono che sta bene in mano e si riesce ad utilizzare senza contorsionismi, il peso non è esagerato e ammette senza problemi l’utilizzo di una cover protettiva. A tal proposito vi consigliamo quella originale di Google perché è di ottima fattura e rispetto al passato ha finalmente perso quella finitura gommata appiccicosa che proprio non ci è mai piaciuta.
Non possiamo che dire bene anche del lettore di impronte digitali integrato nel display e del feedback aptico, preciso, corposo e ben presente in tutte le parti del sistema. Frontalmente il display è contornato da cornici generose, troppo abbondanti per uno smartphone altrimenti molto curato e accattivante.
Display e multimedia
Lo schermo da 6,1 pollici FullHD+ Actua OLED in 20:9 arriva a 120 Hz e ha guadagnato alcuni “nits” di luminosità, raggiungendo in picco i 2000 nits. Si vede bene all’aperto anche sotto la luce del sole, pur non raggiungendo, e di un po’, la qualità di Pixel 8 e Pixel 8 Pro. Bene la calibrazione, naturale ma non slavata, con la possibilità di scegliere tra due profili “adattivo” o “naturale”. La parte multimediale è poi completata da due speaker potenti e corposi che ci hanno stupito anche per volume, comodo eventualmente per le chiamate in vivavoce.
Funzionalità
Sette anni di aggiornamenti del robottino verde, 7 anni di patch di sicurezza e quasi zero compromessi sulle funzionalità! Il quasi è per la non irresistibile “video boost” che non è disponibile sul Pixel 8a, poco male. Le altre funzioni di AI ci sono tutte, da quelle legate alle chiamate come il filtro antispam, le risposte con l’assistente, chiamata clear voice, il riconoscimento vocale del linguaggio naturale, Magic Editor per le foto, Gomma Magica per ripulire l’audio nei video e chissà cos’altro ci riserverà il futuro. Il bello dei Pixel è che migliorano nel tempo e qui di tempo di fronte ce n’è tantissimo.
Per il resto solita UX piacevole, snella, ben organizzata ed efficace per l’uso di tutti i giorni. Le animazioni sono curate, è tutto consistente, è tutto in ordine e si trova sempre la funzione giusta, tanto che utilizzando un Pixel per un certo periodo di tempo comincerete ad amare Android in versione pura e sarà difficile tornare indietro.
Hardware e prestazioni
Se Pixel 8a è un medio gamma diverso dal solito lo si deve anche alla dotazione hardware di cui dispone, partendo dal SoC Tensor G3, lo stesso che troviamo su Pixel 8 e Pixel 8 Pro. Parliamo di una piattaforma di fascia superiore, pensata per soddisfare le esigenze degli smartphone moderni, sia in termini di prestazioni che di compatibilità con i calcoli legati all’AI. Prodotto attraverso il processo di fabbricazione a 4 nm di Samsung, il SoC presenta una CPU con 9 core (1+4+4): un core Cortex-X3 ad alte prestazioni che raggiunge 2,9 GHz, quattro core Cortex-A715 da 2,3 GHz per compiti generici e altri quattro Cortex-A510 da 1,7 GHz ottimizzati per l’efficienza. Per quanto riguarda la GPU, il Pixel 8 sfrutta una Mali G715. Il valore aggiunto è però la TPU dedicata all’intelligenza artificiale. Il Pixel 8a include, inoltre, un nuovo context hub, un ISP rinnovato, un imaging DSP per la fotografia computazionale e un security core per il Titan M2, il tutto supportato da 8 GB di RAM LPDDR5X e 128 GB/256 GB di memoria interna UFSA 3.1.
Le prestazioni sono ineccepibili in rapporto alla fascia media del mercato e il nuovo Pixel ha dalla sua il vantaggio della maturità raggiunta negli ultimi mesi, in cui Google è riuscita a trovare la quadra tra prestazioni, surriscaldamento e consumi.
Tutto bene anche sulla parte di connettività con WiFi 6e (i Pixel top di gamma hanno WiFi 7), NFC, GPS, BT 5.3, a cui si aggiunge una lunga serie di sensori tra cui accelerometro, giroscopio, prossimità fisico, magnetometro e barometro. La ricezione del segnale è nella media, vengono supportate due SIM in configurazione nanoSIM + eSIM.
Batteria e autonomia
Google Pixel 8a si affida ad un modulo batteria da 4492 mAh, quindi leggermente più grande rispetto alla passata generazione. Se per il Pixel 7a l’autonomia non era entusiasmante, per il nuovo arrivato le cose vanno meglio: il Tensor G3 negli ultimi mesi è stato migliorato per quanto riguarda la gestione energetica e i risultati si vedono, si raggiungono facilmente le 5 ore di display attivo, coprendo per intero una giornata anche di utilizzo medio-intenso.
Ovviamente non parliamo di un battery phone, se fate moltissime telefonate e rimanete tante ore all’aperto in movimento senza possibilità di ricarica, allora non è lo smartphone giusto.
Fotocamere
Il comparto fotografico di Google Pixel 8a non propone sostanziali novità rispetto al Pixel 7a, rimane quindi una fotocamera principale da 64 MP stabilizzata otticamente, accompagnata da una ultrawide da 13 MP e una ulteriore 13 MP frontale.
La qualità delle foto è alta come da aspettative, la differenza con i Pixel di fascia superiore è presente ma non esagerata, mentre rimane invariata la grande affidabilità, tratto distintivo di questo smartphone e della famiglia Google. Il software interviene in modo importante andando a mettere una pezza dove l’hardware non arriva, il risultato son foto sempre piacevoli e consistenti in tutte le condizioni di luce, con un particolare vantaggio competitivo con luce intermedia, per esempio al chiuso, dove gli altri smartphone pari-prezzo palesano criticità.
Benissimo i selfie, belli anche con effetto ritratto, e sopra la media i video, probabilmente i migliori che si riescono ad ottenere con un telefono di fascia media. Come detto è assente la funzionalità “video boost” per il miglioramento dei video in notturna, mentre ci sono le modalità panoramica e slow motion e time laspse.








































In conclusione
Siamo alle battute finali della recensione di Google Pixel 8a, proposto a 549 Euro di listino, che diventano 609 per la versione da 256 GB. Il giudizio va necessariamente diviso in due, sul prodotto non c’è quasi nulla da dire, funziona alla grande e nell’esperienza d’uso quotidiano riesce a dare tante soddisfazioni. È un telefono facile, pratico, comodo da utilizzare e con un software intelligente e che verrà aggiornato a lungo, in altre parole un prodotto adatto a tutti.
L’altra parte di giudizio invece riguarda il prezzo e più in generale il posizionamento: c’è qualcosa che non va perché ad oggi, Pixel 8a costa come Google Pixel 8 su Amazon (è esaurito in queste ore ma ci ritornerà presto) oppure Unieuro .A queste condizioni, nonostante il Pixel 8a sia un ottimo device, non ha alcun senso acquistarlo, per lo meno online, preferendolo al Pixel 8. Google dovrebbe quindi cambiare qualcosa, abbassare un po’ la qualità della linea “A”, posizionandola più in basso, oppure alzare quella della serie numerica. Escludendo quest’ultima, dal momento che i Pixel a nostro avviso sono già ben collocati sul mercato, rimane in campo la prima ipotesi, cioè riposizionare verso il basso gli “A”, anche a costo di rinunciare a qualcosa sulla scheda tecnica.
In definitiva vi consigliamo Pixel 8a, sì, ma non allo stesso prezzo di Pixel 8, prendetelo se e quando dovesse scendere sotto i 400 Euro.