La nuova HONOR vuole distinguersi sul mercato, non solo sulla fascia media e bassa dove storicamente ha offerto numerosi best buy, ma anche sulla fascia alta proponendo in questo 2022 un HONOR Magic4 Pro in grado di rimescolare le carte in un mercato un po’ fermo. Come abbiamo ampiamente descritto nella nostra recensione si tratta di uno smartphone completissimo e che non ha nulla da invidiare alla concorrenza anzi, anche qualcosa in più, come lo sblocco del volto 3D, la collaborazione con IMAX per la registrazione di video professionali e, come vedremo in questo approfondimento, come la ricarica rapida wireless che giunge a un nuovo traguardo: 100W.

HONOR Magic4 Pro ha la ricarica rapida wireless più veloce

È un dato di fatto, mai fino ad ora si era visto arrivare sul mercato su un prodotto commerciale la velocità di 100W nella ricarica wireless. Questo è possibile grazie alla basetta di ricarica wireless disponibile proprio per questo smartphone e all’alimentatore da 135W venduti a parte, oggi scontati ma in regalo ai primi acquirenti.

All’interno della confezione è già comunque presente un alimentatore da 100W e relativo cavo USB-A/USB-C ma questo offre la potenza di carica via cavo massima supportata è pari a 100 W e un’uscita wireless massima di 80 W. La potenza di carica wireless massima è pari a 100 W è quindi raggiungibile con l’adattatore di carica da 135 W di cui accennavamo.

Nel dettaglio lo smartphone supporta la ricarica rapida fino a 20V/5A, compatibile con 11V/6A, 10V/4A, 10V/2.25A, 10V/2A e, tramite la ricarica wireless a 100W, la carica completa (da 0 a 100) avviene in soli 30 minuti.

L’aspetto più critico quando si parla di tali valori è ovviamente quello del surriscaldamento, per questo la basetta integra una ventola che va a raffreddare continuamente il telefono e circoscrivere il problema. Inoltre, la ricarica non avviene a 100W costante ma viene modulata in base alle diverse variabili in gioco al fine di ottimizzare la ricarica e preservare la vita della batteria (ciò avviene anche tramite la ricarica via cavo).

Come funziona la ricarica wireless

Come questo è possibile però? Per capirlo bisogna fare un passo indietro di qualche centinaio d’anni quando alla fine del 1800, Nikola Tesla trasmise con successo l’elettricità attraverso l’aria usando un processo chiamato accoppiamento induttivo risonante, che funziona creando un campo magnetico tra un trasmettitore (che invia elettricità) e un ricevitore (che riceve l’elettricità).

Lo stesso principio di base della ricarica induttiva si applica alla ricarica wireless dello smartphone.

Una bobina elettromagnetica, la bobina di induzione posta all’interno di una base di ricarica, crea un campo magnetico ed è fondamentalmente un’antenna per trasmettere un campo di energia. Una seconda bobina più piccola nel telefono riceve e raccoglie l’energia e il suo circuito la riconverte in energia utilizzabile per la batteria.

La principale differenza tra la ricarica via cavo e la ricarica wireless è l’efficienza. Attraverso un cavo la dispersione di energia è minima perché circoscritta all’interno del cavo stessa, nella ricarica wireless invece dipende da quanto spazio c’è tra le due bobine, più è ampio più ci sarà la necessità di aumentare la potenza perché molta di questa verrà persa. Nel caso di uno smartphone appoggiato ad una basetta di ricarica la distanza è minima per cui l’inefficienza limitata.

Superare un nuovo record insomma è sempre più complesso per limiti fisici della tecnologia stessa, segno ancor più evidente delle capacità di HONOR e della bontà del suo Magic4 Pro.

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