Durante la relazione sui risultati economici conseguiti nel secondo trimestre dell’anno, Fitbit ha sciolto le riserve in merito al tanto atteso smartwatch. L’acquisizione di Pebble avvenuta qualche mese fa darà presto i suoi frutti, e nonostante i ritardi incontrati nella realizzazione del progetto lo smartwatch di Fitbit si farà.

La compagnia deve aver lavorato sotto traccia, visto che non è trapelato molto nelle scorse settimane e a sentire il chief financial officer Bill Zerella “la gran parte dei ricavi nel terzo trimestre arriverà dai prodotti già in catalogo”. In azienda sono al lavoro sul prodotto, non possono dirci con esattezza quando lo rilasceranno ma non sarà prima dell’ultimo trimestre dell’anno.

Il direttore generale James Park ha confessato che lo smartwatch, a parte le “classiche” funzioni di monitoraggio dell’attività fisica, avrà GPS, resistenza all’immersione fino a 50 metri, offrirà compatibilità multi piattaforma (Android e iOS) e con una sola carica della batteria si potranno coprire più giorni di utilizzo.

Caratteristiche studiate per tenere testa ad Apple tramite la lunga esperienza maturata sul campo in anni di attività. D’altronde Fitbit è salita agli onori della cronaca per le sue fitness band con le quali ha maturato un notevole know-how poi utilizzato anche per realizzare il “fitness watch” Fitbit Blaze.

“I nostri device sono il mezzo per arrivare alla nostra visione del futuro”, ha concluso Park.