Quando OUKITEL ha presentato il suo nuovo OUKITEL K3 ha ammesso di essersi ispirata a Sony per il design, cercando in questo modo di differenziare questo smartphone dal resto della sua produzione. Abbiamo avuto modo di provare il nuovo smartphone per alcuni giorni, per scoprirne le potenzialità e gli eventuali difetti. Ecco dunque le nostre impressioni su OUKITEL K3, uno smartphone dall’aspetto curato, con alcune soluzioni davvero interessanti e con qualche inevitabile difetto.

OUKITEL ha cercato di mettere qualcosa di nuovo nel design, e bisogna dire che ci è riuscita. OUKITEL K3 non è il classico smartphone con bordi arrotondati e cover leggermente bombata. La forma all’apparenza squadrata nasconde però delle forme arrotondate, con un vetro frontale 2,5D che, grazie a una piccola cornice in policarbonato, va a congiungersi al frame laterale metallico.

Ai quattro angoli troviamo altrettanti viti Torx e delle fresature orizzontali che danno un aspetto molto particolare al frame, che ha una finitura spazzolata. La cover posteriore è realizzata in policarbonato lucido, una soluzione davvero curata ma che trattiene moltissimo le impronte. La cover, fornita nella confezione di vendita, aiuta a migliorare anche il grip, senza rovinare il look dello smartphone. Il lato superiore e inferiore dello smartphone sono realizzati in policarbonato, perfettamente perpendicolari allo schermo tanto che è possibile mantenere in equilibrio lo smartphone appoggiandolo in verticale.

OUKITEL ha lasciato libero il lato sinistro del frame, collocando bilanciere del volume, tasto di accensione/sblocco e carrello della SIM sul lato destro. Sul lato superiore troviamo il jack da 3,5 millimetri mentre su quello inferiore, oltre al connettore microUSB, troviamo due griglie per speaker e microfono.

La scheda tecnica è da medio gamma, anche se il prezzo collocherebbe questo OUKITEL K3 nella fascia bassa del mercato. SI trova infatti a circa 130 euro e per qualche giorno è in promozione a un prezzo inferiore ai 120 euro.

Sotto al display FullHD da 5,5 pollici, che dispone di una buona luminosità e che non distorce i colori in maniera eccessiva, nemmeno alle angolazioni più elevate, troviamo un SoC MediaTek MT6750T, dotato di CPU octa core a 1,5 GHz e GPU Mali-T860 MP2, in grado di gestire egregiamente il sistema.

Con la sola esclusione dei giochi graficamente più impegnativi, e qualche occasionale impuntamento nei siti più complessi, OUKITEL K3 si è sempre dimostrato fluido, grazie anche ai 4 GB di RAM e ai 64 GB di memoria interna, che possono essere espansi con microSD fino a 128 GB. Il software installato è Android 7.0 Nougat, senza personalizzazioni e con tutti i servizi Google attivi, perfettamente utilizzabile quindi anche nel nostro Paese.

Passiamo al comparto fotografico, dotato di una doppia fotocamera su entrambi i lati. Come capita in buona parte di questa topologia di smartphone il secondo sensore non ha alcuna utilità, visto che anche tappandolo la qualità delle immagini non cambia. L’effetto qui chiamato SLR si limita ad applicare una sfocatura circolare che non ha nulla a che vedere con l’effetto bokeh. Per il resto con buone condizioni di luce la fotocamera posteriore, ma anche quella frontale che usa lo stesso sensore, è in grado di produrre buoni scatti, con colori realistici anche se leggermente saturi. Da segnalare la presenza di un flash LED anche sul frontale, per cercare di migliorare la qualità dei selfie.

Di notte la situazione è come prevedibile imbarazzante, con il sensore che non riesce a catturare una quantità sufficiente di luce., Il risultato sono scatti scuri, sgranati e con colori impastati e poco realistici. Lo stesso si può dire per la fotocamera frontale: il flash LED infatti permette di illuminare il soggetto ma rende irriconoscibile lo sfondo e quindi poco utili gli scatti ottenuti.

Il vero punto di forza di OUKITEL K3 è ancora una volta la batteria, dalla capacità di ben 6000 mAh, in grado di garantire una media di tre giorni di autonomia. Con un uso decisamente intenso è possibile coprire agevolmente due giornate, con un totale di almeno 8-10 ore di schermo. Con un uso più blando si può arrivare a tre e anche quattro giorni, con un quantitativo simile di schermo acceso.

La ricarica avviene rapidamente grazie al caricatore da 9V@2A, senza che lo smartphone scaldi in maniera particolare. Sul frontale troviamo un lettore di impronte digitali integrato nel tasto Home. Qui troviamo una decisione alquanto bizzarra da parte di OUKITEL: il lettore funziona anche senza premere il tasto, riconoscendo in maniera abbastanza precisa l’impronta, ma per avere la funzione Home è necessario premere il tasto.

Buona la ricezione cellulare, con OUKITEL K3 in grado di connettersi alle reti 4G/LTE (inclusa la banda 20). Non ci sono particolari problemi anche in movimento, anche se non siamo ai livelli degli smartphone migliori in questo campo. La capsula auricolare ha una qualità sufficiente ma nulla più, con un audio definito ma leggermente basso. L’altoparlante di sistema ha un buon livello ma manca di bassi e tende a gracchiare al volume massimo. Nessun problema per quanto riguarda WiFi e Bluetooth, mentre il segnale GPS è agganciato in maniera rapida e rimane stabile.

In sostanza quindi OUKITEL K3 è un dispositivo interessante per il prezzo a cui viene proposto, più spesso della media degli smartphone (arriva a 9,9 millimetri) e decisamente pesante, visto che raggiunge i 240 grammi. Dati giustificati sicuramente dalla presenza di una batteria che è comunque in grado di dare soddisfazione.

Potete acquistare OUKITEL K3 attraverso il pulsante in alto a destra presente nella pagina dedicata. Segnaliamo che per qualche giorno è in offerta a circa 120 euro su GearBest, con il prezzo normale fissato a circa 135 euro. Tutto sommato una cifra accettabile se non cercate prestazioni assolute ma guardate maggiormente all’autonomia, senza scarificare l’estetica.

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