Samsung non è certamente nel migliore periodo della sua esistenza: dopo il caso Galaxy Note 7, del quale si è parlato per molti mesi, oggi arrivano altre brutte notizie; la Guardia di Finanza di Vicenza sta procedendo a maxi sequestri di smartphone e tablet del produttore sud-coreano per probabile violazione di brevetti.

La notizia arriva da alcuni quotidiani della stampa locale, che fanno riferimento all’operazione denominata “Patent App”: secondo quanto riportato, Samsung starebbe utilizzando parte di un software tutelato da brevetto europeo, registrato e di proprietà di un’azienda italiana, la Edico srl di Roma. L’azienda ha quindi sede nella capitale, ma la causa per violazione della proprietà intellettuale è stata depositata al Tribunale di Vicenza.

Tale brevetto, registrato nel 2002, avrebbe un valore di circa 60 milioni di euro e riguarderebbe in particolare l‘interfaccia del volume audio presente su 21 modelli del noto produttore, tra smartphone e tablet; per essere ancora più precisi il brevetto è costituito da un software che permette di visualizzare sul dispositivo una barra del volume che cambia tonalità con il raggiungimento di un valore pericoloso per l’udito (una volta collegate le auricolari). Il danno per la parte offesa sarebbe stimato in circa 60 milioni di euro a livello europeo, di cui 10 milioni nella sola Italia.

La vasta operazione (qui sopra potete vedere alcuni espositori vuoti) è portata avanti in tutta la provincia di Vicenza, dove nella sola mattinata di oggi il Comando Provinciale della Guardia di Finanza ha effettuato 26 perquisizioni, tutte svolte in alcuni dei maggiori punti vendita, anche nei principali centri commerciali. Si parla al momento di circa 80 agenti operanti nelle zone di Vicenza, Torri di Quartesolo, Bassano del Grappa, Schio, Thiene, Arzignano, Montecchio Maggiore, Lonigo, Trissino, Cassola, San Giuseppe di Cassola, Ponte di Barbarano, Camisano, Malo e Piovene Rocchette.

L’indagine, coordinata dal dott. Hans Roderich Blattner, Sostituto Procuratore della Repubblica di Vicenza, ha dunque proceduto al sequestro per “procedere ad una perizia che consenta di definire con maggiore compiutezza di elementi le diverse varianti di contraffazione a seconda del modello e del tipo di sistema operativo utilizzato“.

Al momento non abbiamo informazioni su quali siano di preciso tutti i modelli interessati dal maxi sequestro, ma restate sintonizzati perché ci saranno sicuramente novità: in base ai risultati della perizia potrebbero esserci ulteriori ripercussioni.

Aggiornamento delle 18:20 – Samsung ha pubblicato uno statement ufficiale, che è visionabile qua sotto:

Samsung è a conoscenza del fatto che  nella giornata odierna  sono stati effettuati sequestri di smartphones  e tablet  del proprio brand  presso alcuni punti vendita della provincia di Vicenza e che tali sequestri sono stati eseguiti su iniziativa di tale Edico s.r.l. (società che non svolge alcuna attività produttiva o distributiva nel settore) sulla base di una asserita violazione di un suo brevetto. Samsung comunica che si rivolgerà alle competenti autorità civili e penali per ottenere la revoca immediata di questi provvedimenti e il ristoro dei danni patrimoniali e di immagine.