In occasione del primo richiamo di Galaxy Note 7 dal mercato, una frettolosa indagine interna di Samsung aveva individuato il problema nelle batterie prodotte dalla consociata Samsung SDI, salvo poi essere smentita dalle ripetute esplosioni avvenute sui modelli dotati di batteria prodotta dalla cinese ATL.

I risultati delle indagini condotte negli ultimi mesi, che dovrebbero essere resi pubblici nei prossimi giorni, sembrano aver chiarito la situazione tanto che Samsung ha deciso di affidare nuovamente la produzione delle batterie per i propri flagship a Samsung SDI.

Il produttore di batterie ha lavorato duramente nelle ultime settimane per migliorare i propri processi di sicurezza e per recuperare il terreno perso nei confronti della concorrenza. Secondo alcuni analisti il rapporto troppo stretto con la casa madre avrebbe rallentato lo sviluppo di nuove tecnologie che avrebbe portato ad affrettare lo sviluppo delle nuove batterie utilizzate per Galaxy Note 7.

Samsung sarebbe comunque intenzionata a diversificare la filiera di fornitori, rivolgendosi oltre che a Samsung SDI anche a LG Chem, la divisione batterie della rivale LG, che potrebbe contribuire alla fornitura di batterie per il prossimo Galaxy S8. Ora più che mai è interessante conoscere tutta la verità sulle cause che hanno portato alle ripetute esplosioni di Galaxy Note 7 e al conseguente ritiro dal mercato.