Samsung Knox è stato creato per incrementare la sicurezza dei dispositivi Android, ma non è un sistema infallibile: tempo fa alcuni ricercatori della società israeliana Viral Research Group avevano scoperto tre difetti critici, richiedenti una vulnerabilità già esistente per ottenere il pieno controllo degli smartphone da loro testati, ossia Galaxy S6 e Galaxy Note 5.

Fortunatamente Samsung, informata del problema, era intervenuta e aveva corretto i problemi rilasciando alcune patch di sicurezza, ma il “timore” resta per i device più datati, che magari non ricevono più update (o ne ricevono molto raramente) da parte della casa; a Wired i ricercatori hanno spiegato che:

“una volta che sussiste l’esistente vulnerabilità, questa supera tutti i meccanismi di protezione di Samsung e fornisce il pieno controllo del dispositivo.”

Inoltre, spiegano dalla compagnia israeliana, è stato possibile aggirare le protezioni ed eseguire un proprio codice; la vulnerabilità, CVE-2015-1805, è stata risolta da Samsung, ma gli stessi ricercatori nutrono dubbi sulla situazione degli smartphone “lasciati indietro”.

Un portavoce della casa sud-coreana si è limitato a incoraggiare gli utenti a controllare sempre di eseguire l’ultima versione disponibile del software, ribadendo che questi problemi siano già stati risolti a inizio anno.

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