Stando ad un recente report proveniente dalla Corea del Sud, Samsung punterà su Samsung SDI per le batterie del Galaxy Note 8 e sostituirà ATL con la giapponese Murata Manufacturing.

Pare che il colosso coreano non abbia perdonato alla cinese ATL il clamoroso fiasco del Samsung Galaxy Note 7, smartphone ritirato dal mercato a causa delle numerose esplosioni riportate in giro per il globo per un difetto della batteria.

Ricordiamo che, dopo il primo richiamo del Samsung Galaxy Note 7, il colosso coreano ha deciso di rimetterlo in commercio con le batterie fornite da Samsung SDI. Anche questo secondo tentativo, tuttavia, si è rivelato fallimentare, tanto che è stato deciso un definitivo richiamo.

Sono serviti vari mesi di indagini a Samsung per stabilire che dietro le esplosioni dello smartphone vi erano lotti difettosi delle batterie fornite da ATL mentre per quelli della seconda ondata, con batterie di Samsung SDI, la causa è stata individuata nello spazio insufficiente all’interno del device.

La maggior parte delle batterie del Samsung Galaxy Note 8 sarà realizzata da Samsung SDI, che sarà responsabile per le scorte iniziali del terminale.

Murata Manufacturing fornirà invece al massimo il 20% di tutte le batterie che saranno utilizzate per l’attesa nuova generazione della gamma Note.

Dopo dieci anni di stretta collaborazione, pertanto, la partnership tra ATL e Samsung sembra essere giunta al capolinea.

Sempre restando in tema Samsung Galaxy Note 8, stando alle ultime indiscrezioni in Asia lo smartphone dovrebbe costare 940 dollari (versione 6 GB di RAM e 64 GB di memoria integrata), 1.065 dollari (versione 6 GB di RAM e 128 GB di memoria integrata) e 1.200 dollari (versione 6 GB di RAM e 256 GB di memoria integrata).