Continua il  lungo lavoro di Samsung per chiudere definitivamente il caso legato a Galaxy Note 7, lo sfortunato phablet ritirato dal mercato nel mese di ottobre ma che alcuni utenti si ostinano a non voler riconsegnare. Nonostante abbia proposto rimborsi e sconti per chi restituiva il phablet, molti utenti continuano ad utilizzarlo, preferendo correre rischi che secondo Samsung non sono accettabili.

Ecco perché da alcune settimane il colosso sud coreano sta lavorando a stretto contatto con i gestori telefonici di alcuni paesi per impedire l’accesso dei Galaxy Note 7 alle reti cellulari. Dopo Nuova Zelanda e Australia è la volta del Canada dove a partire dal 15 dicembre i circa 4000 esemplari ancora in circolazione non potranno più accedere alle reti cellulari.

Dal 12 dicembre verranno disabilitate le connessioni WiFi e Bluetooth, rendendo di fatto inutilizzabile il phablet e costringendo gli eventuali “distratti” a rivolgersi all’assistenza Samsung per restituire i dispositivi. Grazie ad un aggiornamento automatico verrà inoltre limitata la capacità massima della batteria anche se non è indicata quale sarà la capacità residua.

Samsung ha comunque fatto sapere che nonostante tutte le limitazioni i Galaxy Note 7 canadesi potranno essere utilizzati per effettuare chiamate di emergenza al 911.