Uno dei punti di forza dei nuovi Samsung Galaxy S9 e Samsung Galaxy Note 8, ma con ogni probabilità anche di Samsung Galaxy Note 9, sarà il nuovo SoC Exynos 9810, presentato ufficialmente poche settimane fa. Grazie all’impegno nel mondo open source è oggi possibile scoprire qualcosa in più sui nuovi core M3, il pezzo forte del nuovo chipset.

Gli ingegneri del colosso asiatico hanno infatti pubblicato alcune patch che descrivono la microarchitettura dei nuovi custom core di terza generazione, destinati a spingere ai massimi livelli le prestazioni di Samsung Galaxy S9Samsung Galaxy S9 Plus.

La CPU del nuovo chipset Samsung utilizza quattro core M3, operanti a una frequenza massima di 2,9 GHz, affiancati da quattro core Cortex-A55 funzionanti a 1,8 GHz. È però possibile che Samsung intervenga per limitare la frequenza massima raggiungibile senza che questo vada a incidere particolarmente sulle prestazioni finali.

Per i più esperti abbiamo inserito uno schema che mostra le differenze tra le pipeline di alto livello della generazione attuale di core (M3) e le generazioni precedenti (M1-M2). I cambiamenti a livello di architettura sono profonde sia nel front-end, che ora include una sezione fetch, decode e rename di dimensioni superiori del 50%, sia nel back-end che include un numero maggiore di execution ports.

Non è chiaro quali siano stati gli interventi nel sistema di predizione, migliorato al fine di contrastare gli effetti della profondità della pipeline, salita da 13 a 15 stadi. Grandi cambiamenti si osservano nelle pipeline per il calcolo in virgola mobile: ora sono tre e permettono di raddoppiare il throughput delle divisioni in virgola mobile, delle operazioni di crittografia AE, mente le operazioni sui vettori vedono un incremento del 50% nel throughput.

Senza entrare troppo nei dettagli tecnici, per i quali vi rimandiamo all’analisi approfondita di Anandtech che trovate nel link alla fonte, sembra sensata l’affermazione secondo cui le capacità in single core sono raddoppiate rispetto alla generazione precedente di custom core.

Gli ingegneri hanno ancora un paio di mesi a disposizione per l’ottimizzazione e permetterci di scoprire come si comporterà il nuovo SoC rispetto a Snapdragon 845, la nuova Mobile Platform di Qualcomm che alimenterà una parte dei Samsung Galaxy S9 e Samsung Galaxy S9 Plus, oltre che dei Samsung Galaxy Note 9, quelli destinati al mercato nord americano e a quello cinese.