La notizia era nell’aria visti i dati di vendita emersi in questi mesi e relativi all’ultimo quarto del 2014. Secondo un report pubblicato ieri da Gartner, società leader mondiale nella ricerca e analisi nel campo dell’Information Technology, Apple ha fatto registrare la più alta percentuale di smartphone venduti nel Q4 2014.
Nell’ultimo trimestre dello scorso anno la casa di Cupertino ha venduto 74,8 milioni di dispositivi, con uno share di mercato pari al 20.4 per cento, mentre la storica rivale di sempre, Samsung, si è fermata a 73 milioni di unità, pari al 19.9 per cento. Grazie ad iPhone 6 e iPhone 6 Plus, Apple è passata dal 17.8 per cento dello scorso anno al 20.4 per cento, mentre Samsung è scesa dal 29.5 per cento al 19.9 attuale.
Alcuni analisti davano una situazione di sostanziale parità ma gli ultimi dati premiano Apple e i suoi nuovi flagship che stanno facendo registrare dati di vendita incredibili. Il calo di Samsung non è dovuto solo alla crescita di Apple ma anche all’insistente “lavoro ai fianchi” di compagnie come Xiaomi che hanno invaso il mercato con prodotti a basso costo che hanno spiazzato il produttore coreano.
Parlando di Xiaomi, vi riportiamo le parole del suo Vice Presidente, Hugo Barra, che al MWC ha risposto ad alcune domande sulla possibilità che l’app store della società cinese venga esportato in altri paesi. Mi App Store è stato creato a causa dell’embargo dei servizi Google vigente in Cina, per cui il suo approdo in mercati stranieri costituirebbe un inutile doppione.
“Non abbiamo alcun interesse a portare Mi App Store fuori dalla Cina, perché lavoriamo già con Google negli altri mercati. Siamo partner di GMS (Google Mobile Services), lo siamo stati fin dal primo giorno in cui abbiamo venduto un dispositivo al di fuori della Cina.”
Barra è ritornato a parlare in merito all’evento tenuto nelle scorse settimane a San Francisco, ribadendo che Xiaomi è interessata a vendere i propri flagship anche negli USa ma che non è in cima alla lista delle priorità.