Recensione Xiaomi Mi 6X – Finalmente è passato sotto la nostra lente questo nuovo medio di gamma di Xiaomi, che ha una valenza importante non solo in sé, ma anche per il fatto che con tutta probabilità si tratta dello stesso dispositivo fisico a cui si rifarà Xiaomi Mi A2. Dopo il grande successo del primo Android One di Xiaomi l’attesa per il nuovo modello sono alle stelle, ma purtroppo non tutto è oro ciò che luccica.

Ringraziando GrossoShop.net per il sample inviatoci, scopriamo insieme il perché questo prodotto è stato in parte deludente nella recensione di Xiaomi Mi 6X.

Video Recensione Xiaomi Mi 6X

Hardware & Connettività

Xiaomi Mi 6X ha sotto la scocca il SoC Qualcomm Snapdragon 660, octa-core a 2,2 GHz, accompagnato dalla GPU Adreno 512. Ci sono tre tagli di memoria: la versione da 64 GB di memoria può avere 4 o 6 GB di RAM, o in alternativa c’è la variante da 128 GB di memoria e 6 GB di RAM. La RAM è di tipo LPDDR4x, mentre la memoria è solamente eMMC 5.1.

Parte Telefonica & Antenne

A livello di connettività c’è il supporto al Dual SIM Dual Standby con due NanoSIM ma è assente la banda 20 del 4G, che potremo probabilmente trovare su Mi A2. In quanto a connettività c’è il supporto al WiFi 802.11 a/b/g/n/ac e al Bluetooth 5.0, senza contare la presenza del trasmettitore ad infrarossi. L’unica vera assenza è l’NFC.

La ricezione dati ha sporadicamente delle incertezze che portano a volte a lunghi tempi di caricamento dei siti web. In quanto a geolocalizzazione sono presenti A-GPS, Glonass e BDS: il fix è veloce e l’esperienza di navigazione non presenta criticità. Buono anche il comparto telefonico.

Design, Ergonomia & Materiali

Procedendo con la recensione di Xiaomi Mi 6X parliamo di design, dove riprende senza nasconderlo il modello dell’anno precedente. Il corpo è una scocca unibody in metallo, con le linee delle antenne praticamente invisibili nella colorazione nera testata. L’unica, vistosa, differenza sul retro è  data dal blocco delle fotocamere, non più orizzontali ma verticali alla iPhone X.

Le dimensioni sono simili a quelle del Mi 5X, nonostante il display decisamente più grande: 158,7 x 75,4 x 7,3 mm, in un peso di 168 grammi, molto leggero in mano. Nonostante questa costruzione decisamente premium, parlando di ergonomia non ci siamo. Il dispositivo per via del materiale liscio e delle linee molto sinuose è estremamente scivoloso, tanto che rende la cover in silicone presente in confezione un’obbligo più che una scelta.

La disposizione degli elementi vede a destra il pulsante di accensione e il bilanciere del volume, mentre a sinistra c’è solamente lo slot per le due NanoSIM. In alto hanno sede il trasmettitore IR e il microfono secondario e infine in basso c’è una griglia per l’altoparlante mono, il microfono principale e la porta USB Type-C. Rispetto al modello dello scorso anno tuttavia è assente il jack da 3,5 mm.

Sul retro è presente un lettore di impronte digitali circolare, in posizione centrale. Il riconoscimento è veloce e preciso. Via software è possibile anche impostare lo sblocco con il volto, che però non sempre funziona anche se le condizioni di illuminazione sono buone.

Display, Audio & Multimedia

Il display di Xiaomi Mi 6X è un pannello IPS 18:9 con gli angoli arrotondati da 5,99 pollici con risoluzione FullHD+ (1080 x 2160 pixel). L’unità è di buona fattura, con neri abbastanza profondi e buoni angoli di visuale, ma in quanto a brillantezza dei colori e luminosità massima raggiunta si sarebbe potuto fare un po’ di più.

La luminosità automatica viene spesso tenuta troppo bassa dal software, dovendo spesso regolarla manualmente quando ci si trova all’aperto.

L’audio proviene da un altoparlante mono sul fondo, che raggiunge un volume abbastanza elevato e non crea distorsioni anche a volume massimo. La sonorità è carente nei bassi, ma considerato il prezzo è soddisfacente.

Fotocamera

Xiaomi Mi 6X gode posteriormente di un sistema a due fotocamere, di cui la principale è una 12 megapixel f/1.8 e la secondaria una 20 megapixel f/1.8, che viene sfruttata in condizioni di scarsa luminosità e per creare l’effetto ritratto. Il flash LED è doppio e a doppia tonalità. Anteriormente invece trova un posto un sensore da 20 megapixel f/1.8 ed è presente anche un flash LED frontale.

L’app fotocamera di MIUI prevede vari filtri in tempo reale e molte modalità di scatto, di cui le principali sono scorribili tramite swipe laterali. In particolare nella modalità manuale è possibile forzare la fotocamera da utilizzare tra le due posteriori. C’è inoltre il supporto all’HDR Automatico e alla modalità ritratto sia frontalmente che posteriormente.

La qualità degli scatti non è a livello dei top di gamma ma se la cava bene per la fascia media. I colori sono naturali ma brillanti, i dettagli con una buona illuminazione sono elevati. Anche di sera gli scatti risultano piacevoli, nonostante sia necessario avere una mano abbastanza ferma e sia comunque presente del rumore d’immagine. In alcuni scatti inoltre la scena risulta un po’ troppo scura. I selfie sono di ottimo livello in ogni condizione.

La modalità ritratto funziona bene sia posteriormente che anteriormente. La registrazione video arriva fino a 4K 30 fps ma non convince appieno. La messa a fuoco è veloce, ma la stabilizzazione digitale è carente e anche la gestione delle luci forti crea contrasti troppo elevati che rovinano l’immagine.

Batteria & Autonomia

Un punto cardine in questa recensione di Xiaomi Mi 6X è dato dalla batteria da 3010 mAh. Il suo vero tallone d’Achille, con consumi elevati che con un uso stress prevalentemente in rete dati mi ha portato ad arrivare solo a mezza giornata di utilizzo con 2-3 ore di schermo acceso. Con un uso più blando invece ho raggiunto una giornata di utilizzo ma senza superare le 4 ore di schermo.

C’è il supporto alla QuickCharge 3.0, ma ciò non compensa abbastanza l’autonomia carente. Si potrebbe comunque trattare di un software poco ottimizzato, per cui rimane la speranza che su Mi A2 vedremo risultati migliori.

Software

Ho testato Xiaomi Mi 6X sul firmware MIUI 9.5 cinese stabile basato su Android 8.1 Oreo. Ciò significa che attualmente non è presente la lingua italiana e i servizi di Google non sono preinstallati. Se l’azienda cinese seguirà lo stesso percorso di Mi 5X con Mi A1 tuttavia non arriverà mai una versione globale ufficiale di MIUI per 6X. Attualmente però per non perdere notifiche è necessario consentire il permesso di autostart e disabilitare il MIUI Battery Saver nell’app Sicurezza a tutte le applicazioni di messaggistica.

Per il resto è la classica MIUI: non è presente il drawer delle applicazioni e le app preinstallate sono molte, di cui del bloatware cinese che però non è presente nella ROM globale ed è comunque disinstallabile. Molte altre sono utilità interessanti, tra cui anche la bussola, il registratore vocale e il telecomando a infrarossi. A proposito di app è inoltre possibile bloccare l’acceso ad alcune di esse tramite lettore di impronte (o  un pattern) con App Lock.

Tante sono anche le modalità di utilizzo dello smartphone: modalità bambino, modalità non disturbare, modalità a una mano le più utili tra tutte. Ci sono poi molte funzioni integrate nel sistema, come Quick Ball per avere scorciatoie a portata di mano, Second Space per avere un secondo utente distinto nello smartphone e Dual Apps per tenere due istante di una stessa app.

Interessante inoltre la nuova modalità Full Screen Display, che permette di navigare nel sistema tramite gesture invece che tramite la consueta barra di navigazione. A tal proposito però l’implementazione non è ancora perfetta e infatti capita di tornare indietro involontariamente scrivendo facendo uso di swipe sulla tastiera e soprattutto mentre si usano le gesture non è possibile accedere alla modalità ad una mano, essendo assente la barra di navigazione necessaria ad attivarla.

Per maggiori informazioni su MIUI 9 potete approfondire tutte le novità tramite il nostro video dedicato qui sotto.

Prestazioni

Xiaomi Mi 6X è in generale uno smartphone performante, che riesce a gestire egregiamente il classico uso, ma anche la navigazione web su siti pesanti e il gaming con giochi pesanti. Sporadicamente però ho notato picchi di surriscaldamento dello smartphone, soprattutto durante le giornate più calde, che portano a un vistoso calo delle prestazioni e richiedono di attendere che Mi 6X si raffreddi prima di ritrovare l’esperienza utente consueta.

Di seguito potete visionare i risultati ottenuti nei classici benchmark.

Conclusioni

Per concludere questa recensione di Xiaomi Mi 6X, nonostante si tratti di uno smartphone premium come costruzione non riesce a convincere per via di vari aspetti negativi. In particolare rimane uno smartphone molto scivoloso come Mi 5X, ma perde il jack da 3,5 mm, non è ben ottimizzato a livello software e presenta un’autonomia che lascia molto a desiderare.

Attualmente Xiaomi Mi 6X parte da un prezzo base di circa 270€ su GrossoShop.net. Ai prezzi attuali, soprattutto in attesa di vedere se Mi A2 offrirà un’esperienza migliore, conviene probabilmente rivolgersi verso Xiaomi Redmi Note 5.

Pagella

8.0
Display
7.2
Ergonomia
8.5
Hardware
8.5
Software
6.5
Batteria
8.0
Fotocamera
8.0
Qualità/prezzo
8.5
Materiali
7.8
Audio
7.3
Esperienza Utente
7.8