Recensione Samsung Galaxy Note 10 – Con un po’ di sorpresa Samsung ha lanciato sul mercato due Galaxy Note, 10 e 10+, il più grande e costoso è quello che potremmo definire il vero Note, l’abbiamo già visto all’interno della recensione completa, Samsung Galaxy Note 10 invece, è una novità assoluta, un ottimo prodotto che si piazza a metà strada tra Note 10+ e i due Samsung Galaxy S10 di inizio anno, un crossover tra la linea Note e quella S.
Nella recensione di Samsung Galaxy Note 10 scopriamo le differenze con i suoi parenti stretti e vi proponiamo qualche riflessione sulla strategia dei coreani, sarà quella giusta?
Video recensione di Samsung Galaxy Note 10
Unboxing di Samsung Galaxy Note 10
In confezione troverete lo stesso alimentatore del fratello maggiore, da 25 Watt, Note 10 accetta proprio 25 Watt di potenza in entrata mentre il modello plus arriva a 45 Watt.
La dotazione prevede anche un paio di ottime cuffie AKG con cavo Type-C in corda, adattatori vari verso Type-C e 3 puntine di ricambio per la S-Pen.
Design & Ergonomia
Bisogna un po’ capirlo Samsung Galaxy Note 10, è un Note che sembra un Galaxy S, ha il pennino ma si fa fatica ad utilizzarlo, non è esclusivo come i suoi predecessori ma ha un design che ti riempie gli occhi, quindi?
Partiamo dai punti fermi, come la qualità costruttiva impeccabile e il design sublime. Già il Note 10+ era ammaliante, ma questo lo è ancor di più, un gioiellino bello da vedere e da toccare, ergonomicamente confortevole e curatissimo in ogni piccolo dettaglio.
È compatto e comodo da utilizzare, i bordi curvi però portano via un po’ della già ridotta superficie piana utilizzabile, complicando la vita a chi il Note lo compra per la S-Pen.
Samsung deve aver certamente fatto bene i conti, il Note è per definizione uno smartphone grande a causa della penna, che obbliga necessariamente ad avere una superficie ampia su cui poter scrivere, questa sua caratteristica è stata da sempre la sua croce e delizia, allontanando molti possibili acquirenti scoraggiati dalle dimensioni, ma aggiungendo al prodotto qualcosa di originale.
Con Note 10 si torna indietro, democratizzando un dispositivo particolare, per renderlo più appetibile alle masse, i conti riguardano quindi il profitto, evidentemente è più facile portare a casa i risultati con uno smartphone meno estremo.
Samsung Galaxy Note 10 non è piccolo in senso assoluto, ma è piccolo per essere un Note e attenzione a non paragonarlo troppo con i precedenti modelli, prendendo ad esempio i 6,4″ di Note 9 contro i 6,3 del 10.
C’è uno striminzito decimo di pollice che li separa, ma di fatto conta di più il fattore di forma che passa dai 18,5:9 ai 19,9:9 diventando quindi decisamente più allungato e stretto, perdendo quasi mezzo centimetro in larghezza.
Bello quindi, ma dovete essere consapevoli che l’utilizzo della S-Pen non sarà così agevole, specialmente se intendete utilizzarla per gli appunti.
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Funzionalità
In questo paragrafo vediamo brevemente quali sono le differenze tra Samsung Galaxy Note 10 e Galaxy Note 10+, al di là delle dimensioni fisiche, batteria e schermo.
Manca il sensore posteriore TOF, utile più che altro per applicazioni di realtà aumentata e misurazioni, se ne può fare a meno, non c’è la possibilità di espandere la memoria con microSD, la RAM passa da 12 a 8 GB, la ricarica avviene a 25 Watt anziché 45 Watt, l’audio da altoparlante è leggermente meno potente e lo stesso vale per il feedback aptico, lo schermo oltre ad essere più piccolo, ha una risoluzione inferiore.
Al di là del dato tecnico, l’esperienza di utilizzo quotidiana di Note 10 e Note 10+ è davvero molto simile, non sentirete la mancanza del QHD sul display, le prestazioni saranno quasi identiche e solo con molte app aperte potrete vedere qualche leggero rallentamento.
Non manca nulla sul software, le nuove funzionalità della S-Pen sono confermate e anche Note 10 può beneficiare della sterminata lista di sensori con cui è equipaggiato.
Senza perderci in chiacchiere vi rimandiamo alla recensione di Samsung Galaxy Note 10+, dove siamo entrati nel dettaglio delle capacità del prodotto.
Prestazioni
Un dato certamente interessante per Samsung Galaxy Note 10 sono le sue prestazioni, discorso però da declinare in due aspetti e che coinvolge anche la gestione energetica.
Protagonista è infatti il nuovo processore Exynos 9825, realizzato a 7 nm che va a migliorare le performance del predecessore montato sugli ultimi Galaxy S.
In termini di reattività e velocità di utilizzo non ci sono stati grandi sconvolgimenti ma si apprezza un maggior controllo della temperatura e una leggera prontezza in più con l’utilizzo prolungato.
Sul Note 10 si fanno sentire gli 8 GB di RAM in luogo dei 12 su cui può contare il modello Plus, sembra incredibile ma la OneUI va a sfruttarli tutti e ogni tanto potrebbe capitare qualche leggero lag nel multitasking.
Il nuovo SoC si è dimostrato convincente anche per quanto riguarda i consumi, ma ne parleremo meglio nel paragrafo dedicato all’autonomia.
Fotocamera
Nulla da segnalare in particolare sul Note 10, che vede lo stesso identico comparto fotografico del fratello maggiore.
Le tre fotocamere posteriori da 12 MP (teleobiettivo, grandangolo e standard) garantiscono sempre ottime foto in ogni condizione di utilizzo, la gestione software è impeccabile, così come la velocità di scatto e l’accuratezza dei colori.
Probabilmente il Note non è lo smartphone che fa foto migliori in assoluto ma è sicuramente un riferimento si si parla di semplicità di utilizzo e costanza di rendimento.
Punte di pregio i selfie ma soprattutto i video, che sono sempre ben dettagliati, puliti e caratterizzati da un’efficace cattura dell’audio ambientale.
Batteria & Autonomia
I 3500 mAh equipaggiati su Samsung Galaxy Note 10 rendono bene, grazie al nuovo processore abbiamo ottenuto risultati soddisfacenti, che seppur non possano far gridare al miracolo, riescono a riportare un top di gamma Samsung su livelli soddisfacenti.
Mediamente siamo riusciti a coprire 5 ore e mezza di display attivo spalmati su una giornata, per un’autonomia che consenti di arrivare a sera con un utilizzo medio-intenso.
Bisogna invece dare una botta di ricarica a metà giornata se lo smartphone viene utilizzato per molte ore all’aperto, con schermo a piena luminosità.
Il risultato è simile a quello che si può ottenere con Samsung Galaxy S10+, nonostante una batteria decisamente più piccola.
In conclusione
Siamo alle conclusioni della recensione di Samsung Galaxy Note 10, proposto a 979 Euro di listino.
In generale troviamo che questo smartphone possa diventare una valida alternativa a Samsung Galaxy S10 e S10+, più affidabile in termini di autonomia del primo e leggermente più compatto del secondo, difficile invece competere con il fratello maggiore Note 10+, che rimane un riferimento per gli amanti della serie.
Samsung è quindi riuscita a rendere più accessibile un prodotto della linea Note, rinunciando ad un po’ di esclusività e perdendo parte delle sue caratteristiche distintive, è cambiato il target e sicuramente si è allargato.
Ce n’era veramente bisogno? Probabilmente no, ma il mercato vuole un ventaglio sempre maggiore di proposte e in Corea lo hanno capito già da anni.