Recensione Meizu PRO 7 – In un momento in cui tutti puntano l’innovazione, anche Meizu ha deciso di osare in tale verso. A differenza degli altri produttori non ha però adottato un pannello borderless, dai bordi arrotondati o di rapporto 18:9, optando sul fronte per un classico display. La vera peculiarità un secondo schermo più piccolino sul retro.
Ma è davvero utile un display secondario dietro lo smartphone? Scopriamolo nella nostra recensione di Meizu Pro 7.
Video recensione di Meizu PRO 7
Hardware & Connettività
Meizu Pro 7 ha un hardware discreto, ma non particolarmente buono per la fascia di prezzo a cui viene venduto. Il SoC è un Mediatek Helio P25, octa-core a 64 bit con frequenza massima di 2,5 GHz – accompagnato dalla GPU Mali T880MP2, da 4 GB di RAM e 64 GB di memoria interna purtroppo non espandibili.
Parte Telefonica & Antenne
La connettività non è delle migliori, con WiFi 802.11 a/b/g/n senza ac e Bluetooth solamente 4.2. C’è però il supporto al Dual SIM Dual Standby con due slot Nano SIM e la banda 20 del 4G LTE. Manca invece l’NFC.
VEDI ANCHE
In quanto a geolocalizzazione c’è il supporto ad A-GPS, Glonass e BDS, con un fix veloce e una buona esperienza di navigazione. La ricezione è buona. Non così buono invece il comparto telefonico, dove l’audio in capsula è abbastanza basso e il sensore di prossimità nell’ascoltare messaggi vocali non funziona sempre in maniera ottimale se non si appoggia perfettamente l’orecchio allo smartphone.
Echo Pop
Altoparlante Bluetooth intelligente con Alexa, compatto e dal suono potente
Ergonomia, Design & Materiali
Meizu Pro 7 è uno smartphone convincente dal punto di vista dei materiali, con il fronte con un vetro stondato 2.5D e il corpo interamente in alluminio. Le dimensioni di 147.6 x 70.7 x 7.3 mm sono abbastanza contenute, con un peso di 163 grammi. Nonostante questo però l’ergonomia risente di dei bordi molto stondati, che rendono lo smartphone scivoloso.
La disposizione degli elementi vede il carrellino delle SIM a sinistra, il microfono principale in alto, mentre in basso si fa posto il connettore USB Type-C, affiancato dal microfono principale e dallo speaker mono di sistema, oltre che dal jack da 3,5 mm. Sul lato destro ci sono invece il pulsante di accensione e il bilanciere del volume, separati da un piccolo incavo.
Sul fronte invece c’è un pulsante fisico cliccabile che funge anche tasto capacitivo e da lettore di impronte digitali: preciso e abbastanza veloce.
Display, Audio & Multimedia
Il display principale è un pannello da 5,2 pollici Super AMOLED FullHD (1920 x 1080 pixel) ed è solamente discreto. La tonalità dei colori è troppo calda, gli angoli di visuale virano leggermente i colori a inclinazioni elevate e la luminosità massima non convince appieno come visibilità sotto il sole.
Un punto focale in questa recensione di Meizu Pro 7 è invece il display secondario: 1,9 pollici AMOLED dalla risoluzione di 240 x 536 pixel. Il display è abbastanza visibile e la risoluzione è adeguata per le sue funzionalità, ma in quanto a responsività nel riconoscimento dei tocchi lascia a desiderare. Le funzionalità verranno trattate più in dettaglio nel paragrafo dedicato al software.
Il comparto audio è nella media: lo speaker mono sul fondo ha un volume non particolarmente elevato, ma una buona sonorità.
Fotocamera
Meizu Pro 7 adotta una soluzione a doppia fotocamera con due sensori da 12 megapixel f/2.0, dimensione di 1/2.9″ e pixel larghi 1.25 µm. Frontalmente invece monta una fotocamera da 16 megapixel f/2.0, che risulta però poco utile poiché sfruttando lo schermo posteriore è possibile fare dei selfie direttamente con la doppia fotocamera posteriore.
A livello software sono presenti filtri in tempo reale, molte modalità di scatto (tra cui una manuale e una per creare GIF) e i vari settaggi sono facilmente accessibili e ben disposti. Tramite un pulsantino dedicato si può inoltre accendere il display posteriore con l’anteprima della fotocamera, ma se usato in questo modo non è possibile scattare direttamente interagendo con il display secondario.
La qualità degli scatti è buona: i colori catturati sono molto brillanti e il livello di dettaglio è adeguato di giorno e in interni illuminati, anche se quando la luce scarseggia i dettagli non sono al pari di un top di gamma e il rumore si fa un po’ vedere. I selfie risultano inferiori agli scatti con la doppia fotocamera posteriore, motivo per cui non usarli a favore dello scatto con il display secondario. Il doppio sensore si può poi sfruttare per ottenere un effetto bokeh, che è veramente molto aggressivo e nella maggior parte dei casi risulta fin troppo elevato e innaturale.
I video arrivano fino al 1080p e la qualità è nella media, senza particolari punti positivi o negativi da segnalare.
Batteria & Autonomia
Il punto più convincente in questa recensione di Meizu Pro 7 è sicuramente la batteria, che vede una capienza di 3000 mAh. Nonostante la capienza non stellare, l’autonomia risultante è davvero ottima: con un uso medio-intenso sono sempre arrivato a tarda notte con circa 6 ore di display attivo e della carica residua, mentre stressando a fondo lo smartphone ho raggiunto un picco di 8 ore di display attivo.
L’alimentazione in confezione supporta la ricarica rapida, per cui la ricarica completa richiede poco più di un’ora.
Software
Meizu Pro 7 monta la Flyme 6, basata su Android 7.0 Nougat, ma con le patch di sicurezza ferme a Maggio 2017. Il sistema è comunque completamente tradotto in italiano e come di consueto è assente il drawer delle applicazioni, ma con uno swipe verso l’alto si accede a un assistente di ricerca, mentre con uno swipe verso il basso si apre il pannello delle notifiche da qualsiasi punto della home. Per tornare indietro è sufficiente un tap sul tasto centrale, che se premuto invece porta alla home, mentre per accedere alle app recenti basta fare uno swipe dal fondo o dal lato destro dello smartphone.
La grafica comunque è molto colorata, minimale e piacevole. In quanto a funzionalità troviamo la Modalità Non Disturbare attivabile a giorni e ore programmati e configurabile con una whitelist di contatti selezionati, oppure ancora la Modalità Semplificata con cui rendere basilare l’interfaccia d’uso, per i più anziani. In accessibilità ci sono invece le classiche gesture a schermo spento, la programmazione degli orari di accensione e spegnimento e ToccoIntelligente, un piccolo cerchietto semitrasparente con cui controllare lo smartphone ad una mano sola, utile una volta che ci si fa l’abitudine ma a volte fastidioso se lo si tocca per sbaglio.
La suite di app preinstallate è molto completa, ma senza alcun bloatware non necessario. Ci sono utilities interessanti come il file manager o il registratore vocale e anche l’app Strumenti, una specie di raccoglitore di attrezzi come il righello, lo specchio e la bussola. Nell’app Sicurezza si può pulire invece la memoria dai file temporanei. Un bug che ho però riscontrato è stata l’impossibilità di cambiare lo sfondo della homescreen nell’ultima versione del software, segno di poca attenzione ai dettagli.
Per quanto riguarda invece il display secondario, viene attivato al sollevamento dello smartphone o con un doppio tap e mostra l’ora o un wallpaper, a discrezione dell’utente. Con degli swipe laterali permette di vedere il meteo attuale o i passi fatti nel corso della giornata, ma cercando di accedere al meteo nella mia unità crashava e tornava alla schermata con l’ora. Inoltre all’arrivo di una notifica mostra la presenza di una notifica, ma senza possibilità di sapere nemmeno il nome dell’app che l’ha generata, né tantomeno di interagirci. Con uno swipe verticale si accede invece alla fotocamera posteriore per scattare dei selfie con questa, e basta un tap per avviare un conto alla rovescia di 3 secondi all’autoscatto. Le modalità di scatto scorribili tramite swipe laterali sono quella classica, la modalità sfocatura e la modalità bellezza.
Prestazioni
Meizu Pro 7 nonostante non sia un vero top di gamma riesce a godere di una buona fluidità e reattività di sistema, nonostante qualche piccola incertezza molto sporadica. Molto buona è la navigazione web, senza particolari rallentamenti.
Nel gaming con Real Racing 3 i dettagli sono ben riprodotti, ma il framerate non è particolarmente elevato, benché sia sempre costante e la giocabilità sia tutto sommato godibile. Di seguito potete visionare i risultati dei benchmark.
In conclusione
Per concludere questa recensione di Meizu Pro 7, si tratta di uno smartphone per cui Meizu ha voluto provare una soluzione alternativa e osare un’innovazione che però, allo stato attuale, non è riuscita a rendere del tutto convincente. Il prezzo è abbastanza alto in relazione a quello che questo smartphone ha da offrire, dato che il display secondario non riesce a rappresentare un vero punto forte che ne giustifichi la scelta per via delle poche funzionalità e dell’usabilità ristretta.
Speriamo comunque di vedere un miglioramento futuro tramite aggiornamenti software, e magari un nuovo tentativo meglio rifinito con un modello successivo nel corso del 2018.
Potete trovare Meizu Pro 7 con garanzia italiana nella grande distribuzione di elettronica ad un prezzo attuale di circa 410€.