Secondo alcune righe di codice presenti nei sorgenti dell’AOSP ci sarebbe l’intenzione da parte dei maggiori produttori di utilizzare la crittografia di Qualcomm invece di quella presente nella versione stock di Android. Grazie all’utilizzo di blocchi di maggiori dimensioni le performance del sistema di Qualcomm sono migliori rispetto a quelle tradizionali.

Uno dei dispositivi più amati dagli appassionati di modding è senza dubbio OnePlus One ed è quindi normale che TeamWin abbia deciso di aggiungere il supporto alla crittografia di Qualcomm anche per questo modello. L’operazione è stata tutt’altro che semplice a causa di alcune librerie e file binari per cui Qualcomm non ha rilasciato i sorgenti.

Un altro problema, che però sembra affliggere anche la crittografia regolare di Android, è dovuta all’impossibilità di decrittare un’immagine quando viene eseguito il boot da fastboot. In questo caso Android interviene segnalando un errore e richiedendo la formattazione della partizione dati.

La build più recente per OPO supporta ora la crittografia per CM11, CM12, CM 12.1 e OxygenOS anche se la modalità Qualcomm è supportata solo per le CM 12 generate a partire dal 16 Gennaio.

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