Il cofondatore di OnePlus Pete Lau ha avuto una lunga conversazione con i colleghi di Gadgets 360, in cui ha affrontato alcuni argomenti inerenti la ex startup. Parlando con un portale indiano intelligentemente Lau ha spiegato l’importanza del mercato locale, al pari della strategia adottata per “adattare” gli smartphone ai mercati in cui vengono venduti.

Se per varie ragioni nulla può essere fatto sul piano hardware bisogna agire sul firmware. Lau cita in esempio la modalità bellezza per i selfie. Questa viene gestita da un algoritmo diverso per ogni regione, variando i parametri su cui agisce. Non viene preso a riferimento il colore della pelle del soggetto inquadrato, ma la provenienza della SIM inserita.

Dipendentemente dal paese in cui opera lo smartphone, questo adeguerà volta per volta l’ideale di bellezza, migliorando le foto di conseguenza. Un capitolo a parte riguarda il discusso abbandono del teleobiettivo in favore di una fotocamera ausiliaria molto simile alla principale. La scelta è stata motivata con il miglioramento dei contenuti in condizioni di scarsa luminosità, che tuttavia ha faticato ad emergere nella nostra recensione.

Lau dice che allo zoom “ottico” gli utenti preferiscono delle fotocamere prestazionali in condizioni di luce difficili, e in tal senso il sensore secondario di OnePlus 5T non ha ancora espresso il massimo delle sue potenzialità. Che si vedranno con un’OTA il quale delegherà al nuovo sensore la gestione dei video catturati tramite le app social più diffuse, migliorandone i risultati nonostante la pesante compressione a cui sono soggetti prima di essere pubblicati.

“Implementeremo sempre le caratteristiche più recenti ed utili per i nostri utenti, e ci focalizzeremo sui nostri prodotti. Questa è la nostra filosofia, e non la abbandoneremo mai”, ha concluso Lau.

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