OnePlus 5T è tra noi da qualche giorno e da domani potete acquistarlo nello store online ufficiale. Louis S. Product Manager di OnePlus 5T ha voluto spigare ai fan della compagnia cinese i motivi di alcune scelte progettuali, mente Carl Pei, co-fondatore di OnePlus, ha fatto un discorso più ampio, riassumendo la storia della startup, arrivata al suo settimo smartphone.

La principale novità è ovviamente rappresentata dall’adozione di un display da 6 pollici con fattore di forma 18:9 di tipo Full Optic AMOLED. In questo modo la superficie dello schermo è cresciuta del 12,5%, anche se è stato necessario muovere il lettore di impronte digitali, da sempre situato nella parte anteriore.

OnePlus ha pensato agli utenti abituati a sbloccare lo smartphone senza doverlo alzare dalla scrivania e per questo hanno introdotto il Face Unlock. Utilizzando la fotocamera frontale e un algoritmo che analizza oltre cento identificatori del volto, OnePlus 5T può essere sbloccato in circa 0,4 secondi, con un tempo minimo registrato di 0,07 secondi.

La percentuale di riconoscimento è del 99% e il sistema funziona anche indossando occhiali o cappelli. Non è possibile sbloccare lo smartphone se la persona sta dormendo e anche lo sblocco con foto o altri sistemi risulta davvero complesso. Face Unlock richiama lo sblocco con password nel caso di ripetuti errori di riconoscimento e viene utilizzato solo per lo sblocco, lasciando al lettore di impronte digitali le altre funzioni di sicurezza.

Dal canto suo Carl Pei ha voluto ripercorrere velocemente la storia della sua compagnia, partendo dal sistema di inviti per arrivare all’ultimo nato. In soli 4 anni OnePlus è riuscita a crearsi una solida base di fan decidendo di adottare una strategia senza compromessi, con il meglio della tecnologia al prezzo più basso del mercato.

Se inizialmente è stato pensato il sistema di inviti perché OnePlus temeva di non vendere nessuno dei 1.000 OnePlus One prodotti, finendo per venderne quasi un milione, ora la sfida è quella di entrare nel mercato nord americano, controllato principalmente dagli operatori telefonici.

Il produttore cinese non utilizza la tradizionale rete di vendita, in modo da contenere i costi. I gestori telefonici sono abituati a lavorare con i produttori classici, ma sembra che si stia aprendo qualche spiraglio in questo senso. I risultati ottenuti nel Regno Unito e in Finlandia sono incoraggianti e fanno ben sperare per gli sviluppi futuri.