Qualche tempo fa la nota applicazione di messaggistica WhatsApp aveva introdotto una funzionalità attesa da molti: si trattava della possibilità di effettuare un backup delle conversazioni e dei dati, in modo tale da non rischiare di perderli se, ad esempio, cambiamo smartphone (per nostra scelta o non).

Dalla l’enorme mole di dati scambiati da WhatsApp – ogni giorno sono oltre 42 miliardi i messaggi, le foto e i video – derivano grosse difficoltà nel realizzare un sistema tale da mantenere alcune delle caratteristiche primarie del servizio: la velocità e l’immediatezza d’uso; per questo quelli di Google hanno lavorato su vari fronti, scegliendo una piattaforma dalle basi solide come Drive, oltre a sviluppare sistemi ottimizzati per decidere sia quando effettuare il backup sia come (quali dati vale la pena salvare e come salvarli?).

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Anche lato server Google ha studiato sistemi tali da ottimizzare la memorizzazione dei dati, imparando a gestire quantità di informazioni davvero enormi; tutto questo è stato possibile grazie alle API Google Drive, strumenti che sono a disposizione liberamente per tutti gli sviluppatori. 

Se siete degli sviluppatori e volete approfondire l’argomento – e magari implementare queste API nei vostri lavori – potete trovare tutti i dettagli in questa pagina dedicata.

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