Il vice presidente della Commissione Europea Adrus Ansip ha espresso nei giorni scorsi la propria preoccupazione sulle difficoltà di definizione delle tariffe all’ingrosso del roaming che sta mettendo a serio rischio un decennio di lavori da parte di Bruxelles.

Oggi dovrebbe tenersi un terzo incontro tra la Commissione Europea e i rappresentanti degli Stati membri che dovrebbero finalmente accordarsi sul tetto massimo delle tariffe all’ingrosso del roaming. Si tratta delle somme che ogni operatore pagherà agli altri operatori per permettere ai cittadini di utilizzare il proprio piano telefonico anche all’estero.

Ancora una volta il nodo della questione è legato al costo della navigazione Internet: mentre il Parlamento Europeo spinge per un tetto massimo iniziale di 4 euro per ogni GB, gli Stati membri vogliono un tetto sensibilmente più alto, fissato a 8,5 euro per GB, cifre destinate a scendere gradualmente negli anni successivi.

In caso di mancato accordo, Ansip teme che i cittadini europei possano iniziare a dubitare della capacità di mantenere le promesse da parte della Commissione Europea ed è una eventualità inaccettabile. Attualmente l’Europa è spaccata in due, con i paesi del nord Europa che spingono per tariffe all’ingrosso più basse, mentre i paesi del sud Europa, più ricchi di turisti, non vedono di buon occhio la possibilità che operatori stranieri possano accedere a buon mercato alle loro infrastrutture di rete.