Della presunta correlazione di alcuni tumori e l’utilizzo del telefonino ce ne siamo occupati in lungo e in largo. Sappiamo ad esempio che una sentenza della Corte d’Appello di Torino reputa che esiste un nesso con l’insorgenza della patologia e l’utilizzo del telefono per molte ore al giorno, così come alcune ricerche mettono in luce che effettivamente si assiste ad un aumento di glioblastomi e dei tumori delle cellule di Schwann in cavie da laboratorio messe a contatto per molte ore con bande 3G e da 900 MHz.

OMS e IARC confermano l’assenza di correlazione fra smartphone e tumori

Però, in queste ore, a seguito della pubblicazione del World Cancer Report 2020, sia l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) che l’IARC (Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro) dichiarano a chiare lettere che non esiste alcun nesso fra l’esposizione a campi elettromagnetici (radiofrequenze) e l’insorgere dei tumori.

Dal report si evince che, nonostante gli enormi sforzi nelle ricerche, non è stato riscontrato alcun meccanismo che porta alla comparsa di tumori a seguito della presenza di campi elettromagnetici, in particolare alla testa. Secondo i due importanti enti, il numero maggiore di scoperte di tumori non è correlato alla cancerogenicità dei campi elettromagnetici, ma bensì alla maggiore sensibilità degli strumenti che adesso sono in grado di rilevare meglio e prima la presenza di tumori.

Dal rapporto stilato si sottolinea che “nonostante i notevoli sforzi di ricerca, nessun meccanismo rilevante sul piano della cancerogenesi è stato identificato fino ad oggi per quanto riguarda i campi elettromagnetici a radiofrequenza. Inoltre, la maggior parte della ricerca epidemiologica non indica la cancerogenicità dei campi elettromagnetici a radiofrequenza. Ciò implica che ogni rischio potenzialmente non rilevato dovrebbe essere ridotto dal punto di vista del singolo individuo“.

Resta comunque buona norma evitare l’utilizzo prolungato degli smartphone, soprattutto durante le telefonate dove è sempre meglio utilizzare un auricolare.