Se gli smartphone rappresentano il mezzo di comunicazione più usato e abusato dell’ultimo decennio, continua ad essere altamente sottovalutato il rischio che rappresentano per l’incolumità di noi utenti.

Un interessante report pubblicato quest’oggi da “The Journal of the American Medical Association“, porta l’attenzione dei lettori e degli utenti a considerare un aspetto estremamente importante circa l’utilizzo di questi prodotti: gli smartphone possono nuocere alla salute.

Secondo gli ultimi dati, dal 2007 in poi, ovvero da quando è stato annunciato il vero capostipite degli attuali smartphone – la prima generazione di iPhone -, si è assistito ad un lento ma costante aumento di infortuni al volto e al collo.

Ma cosa c’entrano gli smartphone in tutto questo? Basta farsi un giro per strada o in un centro commerciale per notare un gran numero di persone completamente assorbite da quello che avviene sul display dei loro smartphone, a tal punto da isolarsi dall’ambiente circostante.

Un numero sempre maggiore di utenti subisce traumi cadendo o urtano la segnaletica stradale proprio per colpa degli smartphone. Il rapporto mostra che il 33,1% degli infortuni interessano la testa o comunque la regione che comprende gli occhi e il naso, con il 26,3% che ha richiesto cure ospedaliere per trattare contusioni e/o abrasioni.

La forbice degli utenti interessati da questi incidenti è piuttosto ampia e varia dai 13 fino ai 29 anni di cui, incredibilmente, la fascia più giovane è quella che spesso riporta infortuni di tipo meccanico per colpa di uno smartphone rispetto ad una caduta.

Il Dottor Boris Paskhover, medico che ha curato la stesura del rapporto, ha dichiarato che ha iniziato a studiare questi “strani sinistri” a seguito di un costante aumento di pazienti con traumi alla mascella o che riportavano lacerazioni sul volto. Tutti i suoi pazienti affermavano che subivano questo genere di traumi per colpa del telefono.

Questa triste realtà si ricollega ad un altro interessante rapporto fra la correlazione fra l’insonnia e il cyberbullismo nei ragazzi in giovane età. Non solo manca una cultura e una corretta educazione all’utilizzo degli smartphone e dei social, ma si continua a sottostimare l’effetto negativo che questi oggetti possono avere su di noi e sul nostro corpo.

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