In seguito all’acquisizione da parte di Fitbit, costata circa 40 milioni di dollari, Pebble ha annunciato la dismissione del comparto hardware che ha portato al rimborso delle somme pagate attraverso Kickstarter per i Pebble Time 2 e Pebble Core che non saranno mai prodotti.

I possessori dei modelli precedentemente commercializzati, ma anche quelli di Pebble 2 che è stato comunque prodotto e consegnato, possono comunque stare tranquilli: per tutto il 2017 i loro smartwatch continueranno a funzionare in quanto Fitbit non intende chiudere immediatamente tutti i servizi cloud necessari al corretto funzionamento dell’ecosistema.

A riferirlo è Jon Barlow, uno degli sviluppatori Pebble che sta collaborando alla transizione verso Fitbit. Il team di sviluppo software è al lavoro per rendere indipendente l’intera piattaforma dai servizi cloud, in particolare il processo di autenticazione e i dati analitici.

Sicuramente Pebble Health, che non si appoggia al cloud, continuerà a funzionare e sono tantissimi gli sviluppatori che stanno già lavorando per assicurare la sopravvivenza di uno degli smartwatch più apprezzati di sempre, almeno per il suo approccio a un mercato che sembra in difficoltà.