Tra i tanti effetti indiretti causati dall’utilizzo degli smartphone ce n’è uno molto fastidioso che sembra colpire un numero sempre maggiore di utenti e che possiamo definire con il termine “amnesia digitale“. Si tratta fondamentalmente dell’impossibilità di ricordare le cose dovuta alla facilità con cui possiamo reperire le informazioni in rete attraverso l’uso degli smartphone, che aumenta nel frattempo la distanza tra le persone.

È il risultato, abbastanza inquietante, di uno studio condotto da Kaspersky, azienda leader nel settore della sicurezza, su un campione di 6000 persone provenienti da vari Paesi europei. Secondo i risultati dello studio, l’80% degli intervistati reputa Internet come una estensione del proprio cervello, mentre il 36% non prova nemmeno a cercare di ricordare le cose, preferendo affidarsi ad una ricerca in rete. Peccato però che subito dopo aver effettuato una ricerca, il 24% degli intervistati dimentichi immediatamente l’informazione acquisita.

L’amnesia digitale è testimoniata dalla cronica incapacità di ricordare i nuovi numeri di telefono, mentre è più facile ricordare il vecchio numero di casa, memorizzato prima dell’era digitale. Gli italiani si distinguono leggermente rispetto agli altri paesi, anche se il 30% degli intervistati non ricorda il numero di telefono dei figli e il 42,5% dimentica quello del proprio posto di lavoro.

Secondo lo studio di Kaspersky sembra che il nostro cervello abbia imparato a ricordare come accedere ad una determinata informazione, finendo però col dimenticare l’informazione stessa. Anche la possibilità di scattare foto in qualsiasi momento, fornita dai moderni smartphone, porta ad una graduale diminuzione della capacità di memorizzare visivamente le esperienze vissute, obbligandoci ad utilizzare le foto scattate per riportare alla memoria tutti i dettagli.

Gli intervistati si rendono comunque conto dell’effetto negativo causato dagli smartphone, tanto che il 40% prova un senso di tristezza sapendo che deve affidarsi alla tecnologia per conservare i propri ricordi, mentre il 20% soffre di panico legato alla possibile perdita di queste informazioni.

Qual è, in questo senso il vostro rapporto con la tecnologia? Anche voi la utilizzate piuttosto che affidarvi alla vostra memoria? Fateci sapere le vostre opinioni in merito attraverso il box dei commenti.

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