Anche se il problema della batterie di Galaxy Note 7 rischia di costare un miliardo di dollari al colosso sud coreano, sembra che il brand non ne stia risentendo, come la stessa Samsung fa notare. In patria il brand è ancora al primo posto e secondo Interbrand, autorevole  società inglese specializzata nell’analisi dei marchi, Samsung è al settimo posto tra i brand dal valore più alto.

Nella classifica Best Global Brands 2016 il produttore sud coreano mantiene la settima posizione con un valore di 51,808 miliardi di dollari in crescita del 14% rispetto allo scorso anno, quando il brand era stato valutato poco meno di 45,3 miliardi di dollari. Negli ultimi cinque anni Samsung è sempre rientrata tra le prime dieci società in questa classifica ed il suo valore è stato in costante crescita, tanto da risultare triplicato rispetto al decennio scorso.

Non è solo il settore mobile a trainare l’economia di Samsung ma anche lo sforzo di portare il cliente al centro del proprio universo, come ha dimostrato il richiamo globale degli oltre 2,5 milioni di Galaxy Note 7 potenzialmente afflitti da un problema alla batteria. Qualche altro produttore avrebbe potuto limitarsi a sostituire i dispositivi difettosi archiviando la questione in fretta. Anche i risultati finanziari positivi contribuiscono a fornire un’immagine di stabilità che per il momento sembra inattaccabile.

Ma anche Nokia sembrava inarrivabile e ora sappiamo che fine ha fatto.