Prima è toccato alla tastiera fisica, brutalmente soppiantata nei dispositivi mobili dal display touchscreen, ma ben presto anche la tastiera virtuale con la quale siamo soliti comporre messaggi e quant’altro potrebbe lasciare il passo al riconoscimento vocale.

Uno degli ultimi lavori in questo campo è nato dalla collaborazione tra Baidu (conosciuto anche come il Google cinese) e un gruppo di ricerca della Stanford University: si tratta di una tastiera per Android studiata appositamente per il voice-to-text, con vantaggi quantificabili e ben evidenti.

Parliamo di una velocità nella composizione di un testo triplicata rispetto alla scrittura “usuale” (nella lingua inglese), con un tasso di errore inferiore del 20,4%; questa tecnologia, chiamata Deep Speech 2, non si è limitata alla sola lingua inglese, sfidando anche utenti cinesi: anche in questo caso la velocità aumentava di 2,8 volte, mentre il tasso di errore crollava del 63,4%.

Anche molte delle tastiere che siamo oramai abituati ad utilizzare (come ad esempio quella di Google) implementano la possibilità di sfruttare il riconoscimento vocale, ma i ricercatori in questo caso puntano a realizzare un sistema che, oltre a garantire pochi errori, fornisce anche un’alta velocità nel funzionamento.

I dubbi sull’uso di queste tecnologie restano, anche concernenti ad una questione di privacy: dettare messaggi privati al nostro smartphone in un luogo pubblico, ad esempio, potrebbe comportare qualche problema.

Che ne direste di un’applicazione come quella che potete vedere nel video qui sotto? Potreste dire addio alla classica tastiera?