La maggior parte delle innovazioni relative alla ricarica rapida delle batterie passa per i supercondensatori. Questo però implica l’abbandono, da parte dei produttori di batterie, delle tecnologie attuali e di tutto il know-how accumulato in questi anni.

La soluzione prospettata dai ricercatori della Drexel University di Philadelphia, è invece molto meno fantascientifica di alcune soluzioni viste in passato e attuabile in maniera più semplice. Grazie a un nuovo nanomateriale chiamato MXene è possibile ottenere tempi di ricarica estremamente ridotti utilizzando le tradizionali batterie chimiche.

La struttura degli elettrodi in MXene adotta un design quasi bidimensionale, con un sandwich di ossido metallico e un idrogel per creare una struttura estremamente conduttiva ma che garantisce una grande libertà agli ioni per la ricarica della batteria.

Nei primi test gli elettrodi in MXene si sono ricaricati in pochi millisecondi, per cui le batterie degli smartphone dovrebbero caricarsi in pochi secondi. Come sempre però bisognerà attendere la produzione di massa di questo tipo di tecnologia, ma il fatto che sia utilizzabile con le tradizionali batterie di tipo chimico fa ben sperare, visto che gli attuali produttori dovrebbero solamente adattare le tecnologie produttive e non stravolgerle completamente.

Che stiano davvero per arrivare le batterie che si caricano in meno di un minuto?