Uno dei principali problemi che si sta ponendo nello sviluppo dei dispositivi IoT è la necessità di inserire dispositivi radio per la trasmissione dei dati raccolti dai sensori interni. Le radio richiedono però una discreta quantità di energia per funzionare e non sempre è semplice trovare lo spazio per alloggiare batterie adeguate, limitandone a volte le funzionalità.

La soluzione a questo problema potrebbe venire da Disney Research che nel corso del IEEE Infocom 2017 ad Atlanta, Georgia, ha presentato una interessante soluzione che sfrutta le onde radio ambientali normalmente presenti negli ambienti in cui viviamo. Sono state sufficienti piccole celle solari, ottimizzate per funzionare in scarse condizioni di illuminazione, per alimentare i sensori e permettere loro di inoltrare i dati attraverso le onde radio ambientali.

Queste ultime possono essere quelle provenienti da trasmissioni radio FM, segnali TV o dati di trasmissione provenienti da telefoni cellulari. Grazie a un ricevitore, in grado di catturare indistintamente qualsiasi segnale radio, è stato possibile ricostruire i dati provenienti dai vari sensori posti a una distanza di oltre 20 metri, che salgono a 50 metri in caso di segnali ambientali provenienti da traffico in up-link generati da smartphone.

Il principio di funzionamento è quello dei tag RFID che però funzionano solamente a distanze molto ravvicinate e rendono questa soluzione impraticabile per i dispositivi IoT. La soluzione di Disney Research potrebbe dunque rappresentare una svolta significativa per lo sviluppo della tecnologia IoT che promette di portare miliardi di nuovi sensori nelle nostre vite. L’assenza di nuovi trasmettitori radio non può che essere un bene, vista la quantità di onde radio che già riempiono l’etere.

Per informazioni più dettagliate vi invitiamo a consultare la pagina ufficiale del progetto Disney Research, raggiungibile a questo indirizzo.