Niantic e Nintendo hanno fatto chiudere PokéVision, Poke LIVE, Poke Bliss ed altri servizi simili. La conferma è arrivata direttamente dal canale Twitter degli autori di PokéVision che si sono scusati per il disservizio dichiarando inoltre che non c’è alcuna garanzia che il sito torni a funzionare in futuro.

Quelli sopra elencati sono solo alcuni dei numerosi servizi online che permettevano di effettuare una scansione della mappa e trovare facilmente la posizione delle creature di Pokémon GO nei paraggi. Se da un lato potrebbe essere considerata una scorciatoia, dall’altro è l’unico modo per sopperire ad una mancanza dell’app ufficiale sviluppata da Niantic. 

Infatti, Pokémon GO è stato pensato con un sistema che indica la vicinanza dei Pokémon nei paraggi: le famose zampe mostrate sotto ad ogni creatura vicina. Ma di fatto questo sistema non ha mai funzionato, tant’è che con l’ultimo aggiornamento è stato addirittura eliminato per snellire i dati sui server. Contemporaneamente, numerosi servizi come PokéVision sono stati disattivati creando una situazione in cui i giocatori devono praticamente brancolare nel buio rovinando significativamente l’intera esperienza di gioco.

A discolpa di Niantic e Nintendo, queste applicazioni non ufficiali sfruttavano un exploit dei server di Pokémon GO violandone i termini e condizioni d’utilizzo. A questo punto non ci resta che attendere un’applicazione ufficiale o l’integrazione diretta nel gioco con tutte le limitazioni del caso. In ogni caso, gli sviluppatori devono assolutamente affrettarsi perché, nonostante si dica che il gioco stia generando ben 10 milioni di dollari al giorno, sembra che sia già iniziata la lenta decadenza tipica dei videogiochi mobile e di qualsiasi altro fenomeno virale