Secondo quanto riportato da alcuni documenti pubblicati dall’agenzia di stampa Reuters, sembra che l’Unione Europea abbia intenzione di regolamentare in modo più stringente i servizi di messaggistica e comunicazione come WhatsApp, Telegram, Google Allo, Skype, etc. etc.

Tali servizi hanno “sfruttato” la rete e le infrastrutture offerte dagli operatori, e questi ultimi non ne sono mai stati molto entusiasti; la situazione potrebbe cambiare, perché la UE vorrebbe redigere specifiche leggi speciali per arrivare a garantire, tra le altre cose, maggiore sicurezza e riservatezza nelle comunicazioni degli utenti.

Pare ad esempio che uno dei campi di “dibattito” sia l’accesso alla posizione: in questo momento l’utente Android può fornire l’accesso alla propria posizione, ma ciò si applica solo al device in uso e non al servizio stesso; l’UE avrebbe intenzione di far seguire a tali servizi di messaggistica le stesse regolamentazioni previste per quelli che operano all’interno dei Paesi.

Non è la prima volta che si parla della questione, ma non è chiaro se e quando tutto ciò avrà degli effetti pratici; la Commissione Europea per il momento si rifiuta di commentare.

Altro argomento di discussione sembra essere il banner dei cookie: tempo fa è stato introdotto l’obbligo di farlo comparire per avvisare gli utenti dei vari siti (visitati per la prima volta) dell’utilizzo dei cookie, ma il tutto si è rivelato soltanto un fastidio per gli “internauti”, che tendono semplicemente a farlo sparire, senza realmente prendere in considerazione la questione privacy; una legge potrebbe modificare ancora una volta tutto ciò, ma anche in questo caso non ci sono informazioni precise, soprattutto sulle tempistiche.

Ne scopriremo sicuramente di più nel corso dei prossimi mesi; fateci sapere cosa ne pensate nel solito box dei commenti.