Quello della pornografia è da sempre un argomento delicato, soprattutto se messo in relazione ai minori che con l’avvento degli smartphone sfuggono sempre più facilmente ai controlli dei genitori. Ecco perché lo stato dello Utah, ed in particolare il senatore Todd Weiler, sta studiando una legge che imponga la presenza di filtri anti pornografia sugli smartphone dei minorenni.

“La pornografia può contribuire attivamente alla violenza e al sessismo. Un recente studio ha stabilito che il 92% dei video pornografici presenti in rete mostra violenza nei confronti delle donne.”

Così Weiler motiva la proposta di legge attualmente in fase di stesura, che però, secondo il colosso dell’industria a luci rosse PornHub, non è supportato dai numeri. Secondo le statistiche di accesso gli utenti dello Utah rientrano nella media dei cittadini americani e non si distinguono per un uso eccessivo della piattaforma.

“Tutto quello che sto facendo serve a proteggere i bambini, se gli adulti vogliono guardare video porno si tratta di un loro diritto costituzionale. Sono sicuro che nessun filtro è perfetto ma speriamo in un loro rapido miglioramento.”

Come molti altri politici, anche il senatore dello Utah sembra dimenticare che la pornografia non è il solo contenuto pericoloso che i bambini possono trovare in rete. Utilizzando un qualsiasi smartphone è infatti possibile avere accesso a contenuti violenti ben più dannosi a lungo termine. Sarà l’inizio di una nuova crociata contro la pornografia? Come riuscirà lo Utah a obbligare i produttori di smartphone a preinstallare dei filtri sui loro dispositivi?

Via