Qualche tempo fa vi abbiamo parlato di Ringing Bells Freedom 251, o per gli amici semplicemente lo smartphone più economico del mondo (in vendita ad appena 3 euro!). Il lancio dello smartphone lo scorso 18 febbraio ha fatto registrare – secondo quanto riportato dall’azienda – ben 30 mila pre-ordini solo nel primo giorno, obbligando l’azienda indiana a sospenderli.

Il mercato per smartphone economici è infatti estremamente importante in paesi in cui il PIL pro capite non arriva a 1500 dollari (per un rapido paragone, lo stesso parametro in Italia arriva a circa 36 mila dollari); finora il mercato in India era dominato da alcune major, come Samsung, Intex o Micromax, le ultime due famose per la realizzazione di cloni di smartphone ben noti. Nonostante questo, non si era ancora visto uno smartphone in grado di toccare un prezzo così basso come Freedom 251: i colleghi di The Verge hanno deciso di approfondire la questione, chiedendosi come sia possibile realizzare uno smartphone che costa come una colazione al bar.

Dopo aver incontrato diverse difficoltà nel ricevere un dispositivo sample da testare, è emerso che le unità di presentazione utilizzate da Ringing Bells erano in realtà completamente un altro smartphone, chiamato Adcom Ikon 4s, venduto  al prezzo di 61 dollari, e rimarchiato per l’occasione in modo da passare per il Freedom 251.

Insomma, una situazione tutt’altro che chiara, sopratutto se si considera che il sito di Ringings Bells segnalava tutti i modelli della propria offerta come non disponibili; servizio clienti irraggiungibile e commenti dei clienti tutt’altro che entusiasti completano la situazione poco chiara dell’azienda indiana, che ha portato addirittura ad un’indagine sulla possibile violazione del Foreign Exchange Management Act.

L’azienda, dal canto suo, ha ammesso di aver acquistato diversi Adcom Ikon 4s da fornire alla stampa al posto del Freedom 251, a detta loro per dare un’idea di cosa sarebbe stato il dispositivo; risulta però difficile credere che Ringing Bells possa realizzare uno smartphone paragonabile ad Ikon 4s, che come detto costa circa ben 20 volte i 3 euro previsti per Freedom 251.

I colleghi di The Verge si sono quindi dovuti accontentare di testare proprio lo smartphone firmato Adcom, anche se le immagini mostrano il nome Freedom 251 stampato un po’ dovunque (se siete interessati trovate tutti i particolari in questo articolo).

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Restando in tema Ringing Bells, però, l’azienda avrebbe iniziato a rimborsare i clienti che avevano effettuato il pre-ordine; il problema rimane duplice, visto che da quanto sembra le autorità di regolamentazione non sono riuscite a fermare un’attività a tutti gli effetti fraudolenta se non dopo che tutto era già in atto. Inoltre, è davvero possibile al momento riuscire a realizzare tecnologia così economica da soddisfare le richieste di paesi emergenti come l’India?

Se le previsioni dovessero essere esatte, nel 2017 saranno ben 300 milioni gli utenti in grado di connettersi ad internet da mobile nel paese asiatico, il quale “vanta” un riferimento per quanto concerne la velocità dati di solamente 512 kbps (con un gap tra gli standard indiani e quelli del resto del mondo davvero alto).

Si tratta di mercati chiave, in cui sempre più aziende probabilmente punteranno la loro attenzione (anche Google ha fatto un tentativo, con il progetto Android One); per il momento, però, uno smartphone dal costo di soli 3 euro rimane solamente un miraggio.

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