Ancora una volta il giudice statunitense Lucy Koh, già all’opera nelle azioni legali relative alle infrazioni sui brevetti tra Apple e Samsung, ha dato ragione alla casa di Cupertino, rea secondo l’accusa di aver intercettato i messaggi spediti dagli utenti iOS verso Android, impedendo che venissero recapitati correttamente.

Il giudice Koh aveva già gettato le basi rifiutandosi di accettare l’azione legale nella forma di class-action, per i fatti riferiti al 2012. Per un certo periodo i messaggi spediti da iMessage verso gli utenti Android sembravano finire in una sorta di buco nero. Apple ha impiegato due anni per risolvere il problema, rilasciando un fix solamente nel novembre del 2014 in seguito alle richieste insistenti degli utenti.

Nel frattempo molti utenti che erano passati da iOS ad Android, frustrati dal fatto di non riuscire più a ricevere messaggi dai possessori di iPhone, avevano deciso di tornare indietro. Molti puntano il dito proprio in questa direzione, affermando che Apple avrebbe volutamente ritardato la soluzione del problema per riconquistare una buona base di utenti.

Ancora una volta quindi Apple esce a testa alta salvandosi dalle accuse più o meno fondate rivolte nei suoi confronti, procedendo per la sua strada senza curarsi troppo di risultare antipatica ai suoi avversari.

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