I ricercatori della compagnia americana Cybereason hanno portato alla luce una massiccia campagna di spionaggio messa in atto da attori al momento sconosciuti nei confronti di oltre dieci operatori mobili, i cui nomi non sono stati resi noti, visto che l’attacco sarebbe ancora in corso.

L’attacco, effettuato tramite l’accesso non autorizzato ai server dei gestori, ha portato al furto di un numero elevato di registrazioni di traffico telefonico. Non ci riferiamo al contenuto delle chiamate e dei messaggi, quanto piuttosto a ora, data e luogo, con almeno 20 persone tracciate in maniera molto particolare.

Dopo aver ottenuto l’accesso ai server, gli hacker hanno creato una rete privata virtuale attraverso cui sono state scaricate diverse centinaia di gigabyte di dati, effettuando contemporaneamente un’analisi approfondita della rete per capirne il funzionamento. Non sembra che siano stati intercettati gestori telefonici del Nord America, ma sulla questione è stato mantenuto il massimo riserbo, così come sul nome delle personalità intercettate.

Le tecniche utilizzate sembrano ricondurre a un gruppo di hacker cinesi, ma anche in questo caso non ci sono certezze, visto che qualcuno potrebbe aver coperto le proprie tracce per incolpare altri gruppi.